Anche libero va bene
TITOLO ORIGINALE |
Idem |
REGIA |
Kim Rossi Stuart |
SOGGETTO E SCENEGGIATURA |
Kim Rossi Stuart |
FOTOGRAFIA |
Stefano Falivene (colori) |
MONTAGGIO |
Marco Spoletini |
MUSICA |
Banda Osiris |
INTERPRETI |
Kim Rossi Stuart, Barbara Bobulova, Alessandro Morace |
PRODUZIONE |
Giorgio Magliuolo, Andrea Costantini, Carlo Degli Esposti per Palomar/Rai Cinema |
DURATA |
108’ |
ORIGINE |
Italia, 2006 |
REPERIBILITA' |
Homevideo-Cineteca Pacioli |
INDICAZIONE |
Triennio |
PERCORSI |
Genitori e figli La famiglia/La condizione adolescenziale e giovanile/Individuo e società |
L’undicenne Tommi vive col padre Renato e con la sorella Viola. La madre Stefania, che da tempo ha lasciato il marito, torna, ma se ne va ancora. Intanto anche il lavoro per Renato non va bene e i litigi con il figlio Tommi si fanno sempre più frequenti.
Tema centrale è l’inadeguatezza genitoriale. Renato è padre incapace di gestire una situazione familiare difficile per la sua manifesta immaturità, che lo fa oscillare tra crisi di iracondia incontrollata ed eccessi di generosità. La madre si rivela altrettanto psicologicamente instabile nel suo rifiuto di assumersi doveri materni che la costringerebbero a rinunciare al suo errabondare sentimentale.
Alla fine è Tommi, che vive con tutte le sofferte difficoltà del caso il passaggio dall’infanzia all’adolescenza, a farsi carico del padre, dimostrandosi il più maturo dell’intera famiglia. L’eroe del film in fondo è lui. Un eroismo silenzioso e quotidiano, fatto soprattutto di dolorosa sopportazione.
Quanti adulti si rivelano totalmente refrattari alla vita familiare ed al ruolo di genitori? Quante famiglie come questa, dove i figli pagano a duro prezzo i fallimenti dei genitori, esistono oggi in Italia? In attesa del prossimo “Family Day”……
Mirabile la prestazione recitativa offerta dal piccolo Alessandro Morace nei panni di Tommi, il cui personaggio sfugge ad ogni tentazione pietistico-patetica per assumere connotazioni di credibile verosimiglianza relativamente a quelli che possono esser i turbamenti e il disagio di un adolescente nelle sue condizioni.
Il regista, insomma, dimostra di saper maneggiare con cura un materiale incandescente come quello della famiglia e del rapporto genitori-figli, un terreno su cui spesso in Italia (vedi tanto brutto cinema e pessima televisione) si stenta a sfuggire alla retorica dei luoghi comuni.
Diritto Il diritto di famiglia in Italia