La masseria delle allodole
TITOLO ORIGINALE |
Idem |
REGIA |
Paolo e Vittorio Taviani |
SOGGETTO |
Dal romanzo omonimo di Antonia Arslan |
SCENEGGIATURA |
Paolo e Vittorio Taviani |
FOTOGRAFIA |
Giuseppe Lanci ( colori) |
MONTAGGIO |
Roberto Perpignani |
INTERPRETI |
Paz Vega, Moritz Bleibtreu, Arsinée Khanjian, Alessandro Preziosi, Angela Molina,Tchéchy Karyo, André Dussollier |
PRODUZIONEDPROPRODUPPPPRODUZZZ |
Grazia Volpi per Eagle/Ager 3/Flach/Nimar/Sagreta |
DDDD |
|
ORIGINE |
Italia-Francia-Bulgaria-Spagna-Gran Bretagna, 2007 |
REPERIBILITA' |
Homevideo-Cineteca Pacioli |
INDICAZIONE |
Classe quinta |
PERCORSI |
Conflitti etnici Novecento/Cinema e storia |
TRAMA
Turchia, Prima Guerra Mondiale, 1915. Una ricca famiglia armena decide di andare a vivere in una masseria di campagna. L’esercito turco inizia la persecuzione contro l’etnia armena. Tutti i maschi della masseria vengono uccisi e le donne della famiglia sono costrette a subire una lunga deportazione verso la Siria.
La masseria delle allodole è il primo film sul massacro degli Armeni (una minoranza cristiana all’interno dell’Impero Ottomano) eseguito nel biennio 1915-17 dal governo turco con il pretesto che il popolo armeno potesse costituire una specie di quinta colonna filorussa nel corso della prima Guerra Mondiale, che vedeva i Turchi alleati con gli imperi centrali. Quello armeno viene considerato dagli storici come il primo genocidio del Novecento (si parla di un numero di vittime che varia da 700 mila a un milione e mezzo) e ancor oggi lo Stato turco vieta ogni riferimento a quanto accaduto.
Il film narra in particolare delle tragiche marce di trasferimento cui furono costretti gli Armeni, nel corso delle quali moriranno quasi tutti di privazioni, maltrattamenti e sevizie (episodio questo che anticipa le cosiddette “marce della morte” cui saranno costretti gli ebrei deportati nei campi di sterminio durante la Seconda Guerra Mondiale).
Come è avvenuto per quasi tutti i genocidi della storia, anche quello armeno ha coinvolto persone di diverse etnia che per anni hanno vissuto a stretto contatto, imparando a conoscersi e a rispettarsi reciprocamente, e come per il caso di Ninuk e dell’ufficiale turco ad innamorarsi.
Anche dal punto di vista cinematografico nuoce un’impostazione televisiva che toglie spessore e profondità in favore di un superficiale schematismo. E’ questo il limite delle coproduzioni finalizzate allo sfruttamento nel piccolo schermo, condizionate dalla necessità di essere adeguate ad un pubblico vasto ed indifferenziato, di cultura medio-bassa e che si presume desideri soprattutto emozioni forti e coinvolgenti, come appunto quelle che La masseria delle allodole è disposto ad offrire in abbondanza.
Storia a) La Prima Guerra Mondiale
b) Storia della Turchia
c) Il massacro degli Armeni
Religione Il cristianesimo degli Armeni
Geografia Armenia