Taviani Paolo

Italia (1931)

Taviani Vittorio

Italia (1929)

Da giovani organizzano cicli di film e spettacoli teatrali a Pisa e Livorno e realizzano una serie di documentari culturali e sociali. I loro due primi film Un uomo da bruciare (1962) e I fuorilegge del matrimonio (1964) rientrano nell'ambito del Cinema politico, denunciando l'uno l'assassinio mafioso di un sindacalista e l'altro sostenendo la necessità dell'introduzione di una legge sul divorzio nel nostro paese. E le tematiche politiche restano al centro dei loro interessi negli anni successivi, sia in una prospettiva d'intervento nell'attualità (I sovversivi, 1967), sia nel recupero del passato per farlo oggetto di riflessione sul presente (San Michele aveva un gallo, 1971, Allonsanfan, 1974). Nel 1977 con Padre padrone vincono la Palma d'oro al Festival di Cannes. Da quel momento in poi i soggetti legati al passato, sia come traduzione cinematografica di testi letterari (Pirandello e Goethe), sia come ricostruzione di fatti storici, finiscono per imporsi definitivamente. Tuttavia pur nell'estrema varietà di argomenti che caratterizza la loro filmografia è possibile rintracciare alcuni temi privilegiati: lo scontro tra il vecchio e il nuovo, il bisogno dell'utopia per muovere la Storia, l'importanza della tradizione nella costruzione di un'identità individuale e collettiva; e precise costanti stilistiche: la predilezione per la metafora, una recitazione straniata (che rende difficile il processo di identificazione dello spettatore), l'irruzione del fantastico, del canto e della musica in un contesto narrativo realista, la dimensione epica e leggendaria, l'uso di masse umane in movimento.

Le affinità elettive 1996 (il film non è schedato in Cinema 2000; è soltanto presente nella Cineteca dell'Istituto)

La masseria delle allodole 2007                                                             (*Filmografia completa)