Anni '40

TITOLO ORIGINALE Hope and Glory
REGIA John Boorman
SCENEGGIATURA John Boorman
FOTOGRAFIA Philippe Rousselot (colori)
MUSICA Peter Martin
MONTAGGIO Jan Crafford
INTERPRETI Sarah Miles, David Hayman, Sammy Davis, Sebastian Rice-Edward
PRODUZIONE Columbia, in ass. con Nelson Ent. E Goldcrest
DURATA 109'
ORIGINE Gran Bretagna, 1987
REPERIBILITA' Homevideo/Cineteca Pacioli
INDICAZIONE Biennio/Triennio
PERCORSI

Come eravamo

Momenti di gioventù/La condizione adolescenziale e giovanile/Uomo e Società

 

TRAMA

Londra, seconda guerra mondiale. Le bombe tedesche cadono copiosamente sulla capitale inglese, dove abita la famiglia Rohan: il padre in guerra, la mamma Grace e i figli Dawn, Bill e Sue. Dawn si innamora di un soldato canadese e Grace riscopre il proprio amore per una vecchia fiamma, mentre Bill si lega ad una banda di ragazzini che imperversa tra le macerie. Quando un incendio distrugge la loro abitazione, i Rohan si recano in campagna dai nonni materni: Bill vive, a contatto del nuovo ambiente, una grande stagione di giochi e avventure.

 

TRACCIA TEMATICA

Il regista rievoca gli anni della propria infanzia trascorsa nella Londra bersagliata dai bombardieri tedeschi e fatti e persone sono filtrate dalla percezione infantile di Bill, sua proiezione autobiografica.

Non tanto quindi la Storia (con la maiuscola) del popolo britannico impegnato nello sforzo bellico, quanto la storia (con la minuscola) della famiglia Rohan alle prese con i problemi della sopravvivenza quotidiana. E la guerra è vista, più che come un'immane catastrofe, come una situazione nuova cui adattarsi riconvertendo giochi e abitudini per Bill, scoprendo l'amore per la giovane Dawn e riscoprendo sentimenti assopiti per la madre Grace.

In Bill in particolare è del tutto assente la consapevolezza della dimensione drammatica dell'evento in cui si trova scaraventato: il conflitto diventa per lui una novità apportatrice di inedite possibilità ludiche (le macerie come spazio in grado di liberare la creatività) e della scoperta di un appagante rapporto con la natura (il paesaggio fluviale come luogo deputato al dispiegarsi della fantasia).

Paradossalmente insomma ciò che per la collettività è una grande tragedia può trasformarsi per un bambino in una grande e piacevole vacanza (molto gustosa in proposito la sequenza della gioia degli scolari di fronte alla distruzione della scuola).

 

VALUTAZIONE CRITICA

Boorman compie un'operazione di rievocazione autobiografica lontana dai pericoli che spesso insidiano questo tipo di film, come il sentimentalistico eccesso di nostalgia con l'inevitabile malinconico indulgere sul tempo che passa o come il volere costruire un affresco complessivo che voglia tener conto di tutti gli aspetti, individuali e storico-sociali, del periodo considerato. Anni '40 restringe invece la propria ottica sul microcosmo familiare di Bill, accostandosi ad esso con affetto ed ironia e ricordando quel tempo lontano non sul filo dei grandi eventi, ma di una quotidianità descritta anche negli aspetti più dimessi e minuti. Una ricostruzione giocata più sul piano antropologico (attento cioè ad usi, costumi e mentalità della gente comune) che sul piano storico (concentrato invece sugli avvenimenti che la gente comune subisce).

Ma ciò che rende quanto mai piacevole la visione della pellicola è il tocco leggero e distaccato con cui Boorman guarda alle persone e alle cose, cercando la dimensione divertente anche nelle situazioni apparentemente più drammatiche e rifuggendo da ogni enfasi e retorica, confinando queste ultime nei cinegiornali e nelle trasmissioni radiofoniche, cui gli stessi londinesi mostrano di non credere.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia    La seconda guerra mondiale: la battaglia d'Inghilterra.