Belle al bar
TITOLO ORIGINALE | Idem |
REGIA | Alessandro Benvenuti |
SCENEGGIATURA | Alessandro Benvenuti, Ugo Chiti, Nicola Zavagli |
FOTOGRAFIA | Blasco Giurato (colori) |
MONTAGGIO | Carla Simoncelli |
MUSICA | Patrizio Fariselli |
INTERPRETI | Alessandro Benvenuti, Eva Robin's |
PRODUZIONE | Giorgio Leopardi per Union P.N. |
DURATA | 110' |
ORIGINE | Italia, 1994 |
REPERIBILITA' | Homevideo/Cineteca Pacioli |
INDICAZIONE | Triennio |
PERCORSI | Gay è bello Omosessualità/Diversità/Uomo e Società |
TRAMA
Leo, un apprezzato restauratore, riceve un incarico di lavoro a Piacenza. Nella città emiliana incontra Giulia, ma ben presto viene a sapere che si tratta di Giulio, un suo cugino che si è scoperto ermafrodito e che vive dedicandosi alla prostituzione. Giulia sottopone Leo ad un'assidua corte finché improvvisamente arriva sua moglie. Mentre sta per partire con la consorte Leo decide di tornare da Giulia.
TRACCIA TEMATICA
Il film svolge una provocatoria e divertita riflessione sull'ambiguità e relatività del concetto di diversità: i diversi sembrano normali (Giulia è una bella ragazza, dolce e tenera) e i normali sembrano diversi (Leo è chiuso in un'impacciata introversione ai limite della goffaggine e il suo amico antiquario è un sessuomane ossessivo). E ancora: la coppia Leo-Simona sarà anche normale, ma risulta irrimediabilmente compromessa dalla noia. E infine: non sarà che la vera normalità consista nel dare e ricevere calore ed affetto indipendentemente dalla propria identità sessuale?
VALUTAZIONE CRITICA
Benvenuti ha il merito di dare spessore ad una storia piuttosto fragile grazie alla garbata e intelligente delineazione dei personaggi (e non solo di quelli principali visto che anche le figure di contorno possiedono una loro autonoma vitalità).
Interessante poi è la capacità del regista di mantenere il film in equilibrio fra contesto realistico e atmosfere oniriche, seguendo quell'ispirazione di moderato e discreto surrealismo (non a caso si fa riferimento alla pittura metafisica di Carrà e De Chirico) che sembra caratterizzare la sua filmografia.