TITOLO ORIGINALE | Idem |
REGIA | Ken Loach |
SOGGETTO E SCENEGGIATURA | David Mercer |
FOTOGRAFIA | Charles Stewart (colori) |
MUSICA | Marc Wilkinson |
MONTAGGIO | Roy Watts |
INTERPRETI | Sandy Ratcliff, Bill Dean, Grace Cave |
PRODUZIONE | Tony Garnett e Nat Cohen per Anglo Emil Films |
DURATA | 107' |
ORIGINE | Gran Bretagna, 1971 |
REPERIBILITA' | Homevideo/Cineteca Pacioli |
INDICAZIONE | Triennio |
PERCORSI | Padre Padrone La famiglia/La condizione adolescenziale e giovanile/Uomo e Società Umiliate e offese La condizione femminile/Uomo e Società |
TRAMA
Janice è una giovane afflitta da mutismo schizofrenico e da gravi problemi psicologici. E' stata affidata alle cure dello psichiatra Mike, che adotta metodi terapeutici in contrasto con la medicina ufficiale. Egli, colloquiando a lungo con la ragazza e i suoi genitori, intuisce che sono questi ultimi la causa del malessere della sua paziente e che solo staccandola da loro e rendendola indipendente si potrà avviare un processo di guarigione. Il dottor Mike viene però licenziato dalla dirigenza dell'ospedale per il suo anticonformismo e Janice viene sottoposta a un duro regime di sorveglianza con tanto di elettroshock. Ne uscirà completamente distrutta, ridotta a caso clinico da mostrare nelle aule universitarie. TRACCIA TEMATICAIl dramma di Janice trova la propria spiegazione nel rapporto di esasperata possessività che i genitori le hanno imposto
. La madre, vittima di un grigio perbenismo e di un ossessivo formalismo, ha concepito la figlia come una propria propaggine cercando di imporle continuamente la propria volontà, con l'esile alibi di fare così il bene della ragazza. Il padre, uomo mediocre e insoddisfatto, ha sfogato la frustrazione accumulata attraverso un impotente autoritarismo. La personalità di Janice, insomma, è stata soffocata e distrutta da un ambiente familiare oppressivo, afflitto da un'ansia di normalità dai risvolti patologici.La psichiatria ufficiale appare funzionale a questo progetto di repressione spersonalizzante, imprigionando il paziente in rigide strutture ospedaliere simili ad una prigione. Ciò che contraddice schemi comportamentali sanciti dal conformismo dominante viene considerato devianza e come tale curato.
VALUTAZIONE CRITICA
Loach realizza il suo film a tesi (col quale cioè si vuole dimostrare un particolare punto di vista, nel caso specifico l'adesione alle teorie anticonformiste dell'Antipsichiatria) rinunciando ai toni urlati e agli eccessi drammatici che spesso caratterizzano questo tipo di Cinema. Affida invece l'efficacia del discorso alle immagini (l'uniformità del quartiere di case uguali, immerse in una luce livida e in un grigiore plumbeo, a suggerire l'idea di un lager; l'ovattata freddezza di interni familiari improntati ad un mesto decoro piccolo-borghese) e l'accumularsi di dialoghi che fanno emergere con lenta, ma inesorabile, progressione il degrado esistenziale e culturale in cui è immersa la famiglia di Janice (la imbarazzata confessione del padre sulla propria insoddisfazione sessuale, la chiusura mentale della madre di fronte all'emergere della modernità).
Loach allinea con freddezza e disordine gli eventi (una mancanza di linearità narrativa che provoca un effetto di frammentazione coniugato con la schizofrenia della protagonista) e sembra raggelare le emozioni con uno stile freddo e oggettivo, vicino al documentaristico, (quasi del tutto assente la colonna sonora musicale). In realtà Family Life lascia allo spettatore un retrogusto di disagio e inquietudine che non si dimentica facilmente, anche perché si ha la sensazione che il caso della famiglia di Janice non costituisca un'eccezione, ma sia emblematico e moltiplicabile come le villette a schiera con cui si apre il film.
RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI
Scienze Il movimento dell'Antipsichiatria degli anni sessanta e settanta.