La febbre del sabato sera

TITOLO ORIGINALE Saturday Night Fever
REGIA John Badham
SOGGETTO E SCENEGGIATURA Norman Wexler
FOTOGRAFIA Ralf D. Bode (colori)
MUSICA Barry, Maurice. Robbin Gibb, Leo Green, Ron Kersey, Charles Heardon, R. Bell, David Shire, Walter Murphy, Kooland, The Sang, Rich Dees, H. W. Carey, R. Finch
MONTAGGIO David Rawlins
INTERPRETI John Travolta, Karen Lynn Gorney
PRODUZIONE Robert Stigwood per Paramount
DURATA 123'
ORIGINE USA, 1977
REPERIBILITA' Homevideo/Cineteca Pacioli
INDICAZIONE Triennio
PERCORSI

Ballando, Ballando

Momenti di gioventù/La condizione adolescenziale e giovanile/Uomo e Società

 

TRAMA

Tony Manero vive nella Little Italy e lavora come commesso in un negozio di vernici. Passa il tempo libero con gli amici proletari del quartiere tra sbronze e risse, ma il luogo preferito è la discoteca, dove Tony può sfogare alla fine della settimana il suo talento per il ballo. Qui fa la conoscenza di Stephanie, ottima ballerina, ma piuttosto distante da lui per gusti e ambizioni. Nonostante i frequenti battibecchi i due decidono di allenarsi per partecipare alla gara di ballo della discoteca che frequentano. Vinceranno immeritatamente il primo premio e questo sarà per Tony l'inizio di una presa di coscienza che lo porterà a mettere in discussione il proprio stile di vita.

 

TRACCIA TEMATICA

Tony sembra essere soddisfatto del ruolo di leader della sua banda giovanile e di primo ballerino della discoteca del quartiere italiano di Brooklyn, ma questo appagamento si rivela come una patina fragile che mal nasconde la frustrazione latente per la scarsa considerazione di cui è oggetto in famiglia e per l'inconsistenza dei suoi rapporti umani e sentimentali (il ponte di Verrazzano diventa il simbolo di un possibile passaggio ad un'altra scelta di vita fuori dal suo quartiere). Solo ballando riesce ad essere veramente apprezzato ed ammirato e il ballo diventa l'unico strumento con cui è in grado di comunicare con l'altera (apparentemente) Stephanie.

In realtà quest'ultima è insoddisfatta e si maschera dandosi arie di donna vissuta ed in carriera, frequentatrice di celebrità, intellettualmente superiore a Tony e ai suoi amici perdigiorno. Anche Stephanie, come il suo partner, sconta una pesante situazione di solitudine e di disistima.

Alla fine entrambi si ritrovano, consapevoli dei propri limiti e del reciproco bisogno di consolidare tra loro un'intesa autentica e profonda (non necessariamente sentimentale), che possa aiutarli a maturare e a crescere.

 

VALUTAZIONE CRITICA

La febbre del sabato ha riscosso un grande successo di pubblico, specialmente fra i giovani, attratti dalle musiche della colonna sonora e dai frenetici balli dei protagonisti.

La trama rischia di diventare un semplice pretesto narrativo per fare da cornice ad una specie di moderno musical sulle note della disco-music. Le musiche e le performance danzanti insomma non si fondono e integrano in modo convincente con il resto della pellicola, che tende ad assumere un suo autonomo sviluppo.

Il film riesce tuttavia a dare spessore (anche se solo in parte, a causa del modo un po' manierato con cui rappresenta l'ambiente familiare di Tony e quello della gioventù proletaria della Little Italy) alla dimensione umana della storia grazie alla buona capacità di approfondimento psicologico dell'inquietudine dei due protagonisti, gli unici che riescono a sfuggire ai cliché scontati appiccicati ai personaggi di contorno (irrimediabilmente scontato il destino di morte dell'amico più indifeso di Tony che precipita dal ponte).

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Educazione musicale     La disco-music.

Geografia      Brooklyn: un quartiere multietnico.