TITOLO ORIGINALE | Idem |
REGIA | Adrian Lyne |
SOGGETTO | Tom Hedley |
SCENEGGIATURA | Tom Hedley, Joe Eszterhas |
FOTOGRAFIA | Don Peterman (colori) |
MUSICA | Giorgio Moroder |
INTERPRETI | Jennifer Beals, Michael Nouri |
PRODUZIONE | Don Simpson e Jerry Bruckheimer per Polygram Pictures Production |
DURATA | 91' |
ORIGINE | USA, 1983 |
REPERIBILITA' | Homevideo/Cineteca Pacioli |
INDICAZIONE | Triennio |
PERCORSI | Ballando, Ballando Momenti di gioventù/La condizione adolescenziale e giovanile/Uomo e Società |
TRAMA
Alex ha diciotto anni e la passione del ballo, il suo sogno è essere ammessa al conservatorio di danza di Pittsburg. Nel frattempo lavora come operaia e arrotonda esibendosi la sera in balli frenetici in un Nightclub. Proprio in questo locale viene notata dal suo padrone di fabbrica, ricco e bello, che si innamora subito di lei. Dopo qualche titubanza iniziale, Alex cede alle sue avances e tra i due inizia una relazione piuttosto tempestosa, che arriva alla rottura quando lei scopre di essere stata raccomandata dal suo uomo per entrare in conservatorio. Alla fine però Alex vince il proprio orgoglio e si presenta alla selezione, dove stupisce la commissione per la sua bravura. TRACCIA TEMATICAFlashdance ripropone adattandola ai tempi la fiaba di Cenerentola. Alex è una ragazza povera, che si sottopone ad un lavoro faticoso e maschile pur di realizzare il suo sogno. E' generosa e sincera, crede nell'amicizia e nella spontaneità, ma soprattutto nell'impegno tenace e costante. Ha un profondo senso morale (è credente e si confessa) e un'ammirevole dignità (vuole affermarsi coi suoi soli mezzi).
Il suo principe azzurro è un industriale che al posto della carrozza ha la Porsche (che contrasta vistosamente con la proletaria bicicletta di Alex) e che non comprende del tutto la spiccata personalità della ragazza, pensando di facilitarle il futuro con le sue relazioni e conoscenze. In fondo è un personaggio piuttosto scialbo e incolore rispetto ad Alex, che lo sovrasta in tutto, pura funzione narrativa di un film che in verità non vuole approfondire veramente niente, ma solo affascinare il pubblico con le portentose piroette di Jennifer Beals e il suo dolce sorriso.
VALUTAZIONE CRITICA
Flashdance è uno di quei film dove la trama è un puro pretesto per garantire uno
sfondo narrativo ad altro: in questo caso al corpo, al volto e alle movenze di Jennifer Beals (diva emergente che negli anni successivi non confermerà le promesse). La sua fisicità riempie lo schermo e accentra l'attenzione (straordinario il suo balletto iniziale), il resto è puro contorno.Adrian Lyne, con il suo gusto estetizzante e patinato che guarda più al corto respiro dello spot pubblicitario e del videoclip (controluce, montaggio veloce, rapidi mutamenti di inquadratura, primissimi piani e dettagli, musica accattivante) che non alla coerenza e continuità della dimensione narrativa cinematografica, si rivela regista particolarmente adatto per questa superficiale operazione di pura confezione.
RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI
Educazione artistica Il linguaggio della pubblicità televisiva e del videoclip.