Gioventù bruciata

TITOLO ORIGINALE Rebel without a Cause
REGIA Nicholas Ray
SOGGETTO Irving Shulman
SCENEGGIATURA Stewart Stern
FOTOGRAFIA Ernest Haller (colori)
MUSICA Leonard Rosenman
MONTAGGIO William Ziegler
INTERPRETI James Dean, Natalie Wood
PRODUZIONE David Weisbart per Warner Bros
DURATA 111'
ORIGINE USA, 1955
REPERIBILITA' Homevideo/Cineteca Pacioli
INDICAZIONE Biennio-Triennio
PERCORSI

L'età acerba

Momenti di gioventù/La condizione adolescenziale e giovanile/Uomo e Società

 

TRAMA

Jim è un giovane inquieto e tormentato, che vive un difficile rapporto con i genitori. In una situazione analoga si trova Judy, una ragazza che passa il proprio tempo con una banda di teppistelli. Plato, il più giovane e indifeso dei tre, praticamente non ha famiglia, essendo i suoi separati e lontani. Jim, sopravvissuto ad una sfida in automobile con il capobanda Buzz, che è perito nella gara, è inseguito dagli amici del ragazzo morto e con Judy, che ama, e Plato, che l'ha eletto a suo miglior amico, si rifugia in una villa abbandonata. Quando i prepotenti compagni di Buzz lo trovano, si scatena una rissa nella quale Plato usa la pistola uccidendo un membro della banda. Sopraggiunta la polizia, Plato viene ucciso per errore.

 

TRACCIA TEMATICA

Il film va inserito nel contesto degli anni cinquanta, allorché i mass-media e i sociologi americani cominciavano ad occuparsi del fenomeno del disagio giovanile, che spesso si manifestava in forme violente. La trasformazione dei costumi, il crescere del benessere e l'allentarsi del controllo familiare venivano individuati come le cause principali di questo malessere.

Gioventù bruciata individua nella incompiutezza e insoddisfazione dei rapporti con i genitori la radice di un disorientamento morale, determinato da carenza affettiva e da mancanza di saldi e autorevoli riferimenti. Jim non stima il padre per il suo pavido e sottomesso temperamento, Judy non riceve dal padre il necessario amore e infine Plato cerca in Jim una supplenza di un padre assente. E' la latitanza genitoriale insomma ciò che impedisce ai giovani protagonisti una crescita serena ed armonica.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Film famoso per aver consacrato nel firmamento del divismo hollywoodiano il giovane attore emergente James Dean, che di lì a poco sarebbe morto consegnandosi al mito, Gioventù bruciata è ormai un cult-movie del Cinema giovanilistico. Tuttavia a distanza di tanto tempo appare decisamente anacronistico se lo si giudica dal versante sociologico (ben altri appaiono oggi i problemi dei giovani, ma a ben vedere anche in quegli anni esistevano forme di disagio più gravi e preoccupanti di quelle espresse da questi tre figli della media borghesia americana) e piuttosto approssimativo e superficiale se lo si considera da quello psicologico (il contrasto tra Jim e Judy e i rispettivi padri appare risolto in modo un po' affrettato).

Resta da sottolineare, invece, la ricerca cromatica in chiave espressionista di Ray (il color rosso vivo delle giacche dei due protagonisti a segnarne la sofferta esperienza), le angolazioni e inclinazioni ardite (Jim che vede la madre rovesciata mentre scende le scale del salotto, a simboleggiare un rapporto distorto, bisognoso di essere riassestato), l'atmosfera onirica che avvolge parecchie sequenze del film (pensiamo soprattutto a quella all'interno della villa abbandonata), accentuata da una musica d'accompagnamento appena avvertibile sullo sfondo.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Lingua inglese   La vita, il costume e la mentalità nell'America degli anni cinquanta.