Il ladro di bambini

TITOLO ORIGINALE Idem
REGIA Gianni Amelio
SOGGETTO E SCENEGGIATURA Gianni Amelio, Sandro Petraglia
FOTOGRAFIA Tonino Nardi (colori)
MONTAGGIO Simona Paggi
MUSICA Franco Piersanti
INTERPRETI Enrico Lo Verso
PRODUZIONE Angelo Rizzoli per erre Produzioni/ Alia Film/ Raidue/ Arena Films/ Vega film
DURATA 112'
ORIGINE Italia, 1992
REPERIBILITA' Homevideo/Cineteca Pacioli
INDICAZIONE Biennio-Triennio
PERCORSI

L'uomo e il bambino

Incontro con l'altro/Diversità/Uomo e Società

 

TRAMA

Un carabiniere, Antonio, deve accompagnare l'undicenne Rosetta, costretta a prostituirsi dalla madre, e il fratellino Luciano, di nove anni, in un istituto correzionale a Civitavecchia, ma quando arriva a destinazione il direttore si rifiuta di accogliere i bambini per ragioni burocratiche: dovranno andare in Sicilia. Si inizia così una specie di odissea attraverso l'Italia che si conclude in un commissariato, dove Antonio viene accusato di avere sequestrato i bambini per non essere stato solerte nel condurli a destinazione.

 

TRACCIA TEMATICA

Lo squallore di un paesaggio italiano devastato dal traffico e dalla speculazione edilizia fa da sfondo al lento maturare di un profondo sentimento di affetto e solidarietà fra i bambini e il carabiniere.

L'infanzia offesa ed umiliata dalla brutalità degli adulti viene respinta anche da istituzioni sorde ed insensibili, del tutto incapaci di offrire un valido riferimento per i più deboli. L'imputazione fatta al carabiniere di aver sequestrato i bambini a lui affidati appare grottesca, espressione di un'ottusa burocrazia che frappone tra sé e la realtà l'aridità di leggi astratte.

Il film coglie e sottolinea il degrado e la volgarità generalizzata di una società italiana contemporanea (si percorre un itinerario da nord a sud che attraversa quasi tutta l'Italia) immersa in un inquietante torpore morale.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Amelio ci propone una storia di vinti cara alla sua filmografia e in sintonia con momenti alti del nostro Cinema (il neorealismo) e della nostra letteratura (il Verismo ottocentesco), proponendo di queste correnti lo stesso stile scarno ed essenziale, teso a spegnere i toni accesi e drammatici tramite un'osservazione distaccata ed impersonale: in casi come questi si può parlare di Cinema antispettacolare ed antiretorico.

Di rilievo la parte ambientata nella siciliana Noto, per l'uso espressivo in chiave rasserenante del paesaggio urbano e della calda luminosità solare (un utopistico e magico spazio alternativo, un paradiso destinato a durare poco) e l'angosciante immagine finale della solitudine dei due bambini.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Italiano  A) Il Neorealismo cinematografico. B) Il Verismo letterario.

Storia dell'arte  L'architettura barocca siciliana .

Diritto   La legislazione relativa alla custodia dei minori sottratti a genitori responsabili di gravi reati.