Parlando e sparlando

TITOLO ORIGINALE

Walking and Talking

REGIA

Nicole Holofcener

SOGGETTO E SCENEGGIATURA

Nicole Holofcener

FOTOGRAFIA

Michael Spiller (colori)

MUSICA

Billy Bragg

MONTAGGIO

Alisa Lepselter

INTERPRETI

Catherine Keener, Anna Heche, Liev Schreiber, Todd Field

PRODUZIONE

Ted Hope e James Schaumas per Good Machine/Zenith Productions in associazione con Channel Fuor Films, Team, Pandora, Mikado e Electric

DURATA

94’

ORIGINE

USA, 1996

REPERIBILITA’

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Triennio

PERCORSI

Amore e altre catastrofi

L’amore/La condizione adolescenziale e giovanile/Uomo e Società

 

TRAMA

Amelia e Laura sono amiche intime sin dall’infanzia. Il loro rapporto entra in crisi, quando Laura decide di sposare Frank. Amelia lo avverte come un tradimento, temendo che l’amica possa trascurarla in un momento difficile della sua vita sentimentale: infatti, ha appena rotto con Andrew e vede sfumare anche il nuovo rapporto con Bill. Ad un certo punto anche il matrimonio di Laura con Frank sembra sfumare, mentre Amelia si rimette con Andrew. Alla fine, però, Laura si sposa con Frank e si rappacifica con Amelia.

 

TRACCIA TEMATICA

La contrapposizione tra amicizia e amore è un dilemma tipico della giovinezza, con tanto di gelosie, litigi, rancori e sensi di colpa. Spesso risulta difficile trovare un equilibrio fra queste due esperienze, specie se vengono vissute in modo totale ed esclusivo.

A questo si aggiungono, per le due protagoniste, i problemi legati ad un sostanziale senso di insicurezza nei rapporti con l’altro sesso. Amelia, in particolare, vive con frustrazione e disistima l’incapacità a dare continuità alle proprie relazioni amorose e considera come l’ennesima sconfitta l’essere stata abbandonata da Billy, proprio quando questo si stava rivelando assai più sensibile e delicato di quanto avesse immaginato. Laura (cui ironicamente vien fatto svolgere il mestiere di psicanalista), da parte sua, non sente un travolgente trasporto per l’uomo che ha deciso di sposare e già l’esperienza della convivenza con lui mostra qualche segno di stanchezza e logoramento, per non parlare dell’attrazione che prova per un suo paziente.

Sia un rapporto fisso, sia la sua mancanza sembrano ugualmente essere fonte di ansia e nevrosi, di dubbi e dissidi interiori, o forse si tratta semplicemente della paura a superare la soglia della giovinezza per immettersi definitivamente nella dimensione adulta.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Parlando e sparlando è un esemplare piuttosto significativo della cosiddetta commedia giovanile degli anni novanta, popolata di ragazzi e ragazze alle prese con problemi di cuore e quant’altro può rendere complicata, ma mai drammatica, la giovinezza. Si discute, si piange, ci si lascia, ci si riprende, a volte ci si lascia di nuovo, alla fine tutto si sistema o quasi. La struttura narrativa è esile e sembra un puro pretesto per proporre un andamento che ricalca le brevi strisce dei comics (alla Linus per intenderci), con sequenze dialogate che si concludono con una battuta e con personaggi che rappresentano precisi tipi esistenziali.

Il film dell’esordiente Holofcener segue decisamente questo schema, attestandosi su un piano di dignitosa medietà, privo com’è di grandi impennate ed invenzioni, come pure di cadute clamorose. Una considerazione a parte merita tuttavia il finale con Laura in abito bianco: la felice realizzazione di un sogno o la rassegnata accettazione del proprio destino? Un’ambiguità che (forse inconsapevole) semina un po’ di inquietudine in un epilogo zuccheroso.