Philadelphia

TITOLO ORIGINALE

Idem

REGIA

Jonathan Demme

SCENEGGIATURA

Ron Nyswaner

FOTOGRAFIA

Tak Fujimoto (colori)

MONTAGGIO

Craig McKay

MUSICA

Howard Shore

INTERPRETI

Tom Hanks, Denzel Washington

PRODUZIONE

Clinica Estetico/Tristar

DURATA

125'

ORIGINE

USA, 1993

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Triennio

PERCORSI

Il valore della diversità

Incontro con l'altro/Diversità/Uomo e Società

 

TRAMA

Il giovane e brillante avvocato Andrew Davis viene licenziato dallo studio legale di cui è uno dei collaboratori perché ha contratto l'aids. Intenzionato a far valere i propri diritti si rivolge a diversi affermati avvocati senza successo, finchè s'imbatte in Joe Miller, celebre penalista nero, benpensante e impaurito dalla malattia di cui Beckett è portatore. Dopo un primo rifiuto Miller accetta la causa, approfondendo la conoscenza del suo cliente.

 

TRACCIA TEMATICA

Il film capovolge una situazione consolidata da tanto Cinema di impegno civile statunitense: il bianco di successo e perfettamente integrato che accetta e difende l'uomo di colore oggetto di secolare discriminazione. Qui invece è il bianco arrivato che precipita nella condizione di reietto ed inizialmente è guardato con diffidenza dal nero.

Quest'ultimo non cambia il proprio atteggiamento perplesso, che gli impone di mantenere le distanze, ma accetta di difendere il malato di aids in nome di superiori principi di moralità e solidarietà.

Nasce un rapporto che non potrà mai essere di amicizia vera, ma di reciproca stima e comprensione in nome dei valori democratici e di civiltà di cui Philadelphia (città della dichiarazione dei diritti dell'uomo) è storicamente simbolo.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Merito del film è quello di aver rinunziato ai facili richiami sentimentalistici e buonisti che insidiavano un soggetto del genere, delineando con attenta precisione e senza indulgenze le difficoltà psicologiche che l'avvocato di colore si trova ad affrontare nel contatto con una persona che non disprezza, ma verso cui nutre una più che naturale diffidenza e paura.

Significativa a questo riguardo la sequenza del primo incontro tra i due protagonisti che è una sintesi delle reazioni fobiche dell'avvocato timoroso di un'eventuale contaminazione.

Centrale per la sua intensità e concentrazione la scena-madre costituita dal confronto tra i due sull'aria dell'Andrea Chénier: l'avvocato, sommerso dalla disperazione del sieropositivo e omosessuale Beckett,  intuisce tutta la distanza che lo separa da lui, preferendo allontanarsi per guadagnare presso la moglie e i figli la sua rassicurante dimensione di normalità.

Di grande impatto la sequenza iniziale che fa da sfondo ai titoli di testa, nella quale Streets of Philadelphia di Bruce Springsteen accompagna desolanti immagini di miseria ed emarginazione nella città dove è nato il sogno americano.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia   La dichiarazione di Philadelphia.

Diritto     I diritti dei sieropositivi nella nostra legislazione.

Scienza   L'aids: origine, natura, problematiche.