I cammelli

TITOLO ORIGINALE

Idem

REGIA

Giuseppe Bertolucci

SOGGETTO E SCENEGGIATURA

Vincenzo Cerami, Giuseppe Bertolucci

FOTOGRAFIA

Fabio Cianchetti (colori)

MUSICA

Nicola Piovani

MONTAGGIO

Nino Baragli

INTERPRETI

Paolo Rossi, Diego Abatantuono, Giulia Boschi, Sabina Guzzanti, Ennio Fantastichini, Laura Betti, Giancarlo Sbragia

PRODUZIONE

Maurizio Totti e Luciano Martino per Colorado Film-Dania Film-Medusa distribuzione-National Cinematografica, in collaborazione con ReteItalia

DURATA

101'

ORIGINE

Italia, 1988

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Biennio-Triennio

PERCORSI

La vita è tutto un quiz

Televisione/Mass-Media/Uomo e società

 

TRAMA

Una sgangherata compagnia guidata da Camillo, un impresario cialtrone e senza scrupoli, porta in giro per la bassa padana su un malandato cammello Ferruccio Ferri, esperto in cammelli e in procinto di vincere 500 milioni nel quiz Chi ne sa di più? su questo argomento. Ferruccio, però, è stanco di essere trascinato da un posto all'altro come un'attrazione da baraccone e tenta ripetutamente la fuga, finché Camillo, prossimo alla bancarotta ed esasperato per le continue difficoltà, decide di sciogliere la compagnia e liberare dal contratto il campione del quiz. Ferruccio, rimasto solo, si presenta al gioco a premi, ma, inopinatamente, cade sulla domanda decisiva e vede sfumare la vincita dei 500 milioni. Sul treno che lo riporta a casa viene coinvolto da Anna, una bella ragazza che non vuole sposare l'uomo che la famiglia le ha destinato, in una grottesca messa in scena nella quale deve fingere di essere l'amante di lei.

 

TRACCIA TEMATICA

Il tema principale del film è quello della fuga, che si incarna nei due personaggi di Ferruccio e di Anna (in questo senso le due parti del film risultano meno scollegate di quanto possa sembrare). Il primo tenta di scappare dalla volgarità dello show-businnes che è stato allestito attorno a lui, la seconda da un matrimonio infelice con un uomo che non ama; entrambi cercano di risolvere una crisi d'identità attraverso il rifiuto di ciò che la realtà sembra aver destinato loro.

I cammelli è, in termini più profondi e generali, una riflessione sulla difficoltà del cambiamento e sulla sua necessità. E' significativo, in quest'ottica, come il film non ci dia risposte risolutive, terminando allo stesso modo e nello stesso luogo nel quale era iniziato, con un inseguimento alla stazione, posto deputato al viaggio, al trasferimento (simbolicamente in questo caso in direzione di una nuova dimensione di vita). Da una parte un uomo e una donna in fuga (non si sa bene verso dove) e dall'altra un' eterogenea e poco raccomandabile fauna umana (che si collega al mondo dello spettacolo e dell'apparenza) che vorrebbe ricondurli agli obblighi di un'esistenza inautentica.

 

VALUTAZIONE CRITICA

I cammelli adotta nei confronti della realtà che vuole riprendere (il versante più degradato del mondo dello spettacolo e l'angustia morale della borghesia) il filtro della satira grottesca e caricaturale, incentrata sulle figure dell'eccesso e del ridicolo (il buffonesco impresario Camillo e la sua strampalata compagnia, ma anche il nevrotico fidanzato di Anna, per non parlare dell'imprenditore padano e del pacchiano gioco a quiz). Una deformazione comica e divertente, anche se con un retrogusto amaro, che non vuole essere realistica, ma vera, nel senso di fare affiorare pezzi di verità sul deterioramento morale e culturale della società in cui viviamo.

Contribuisce ad accentuare la misura irrealistica il ricorso ad ambienti autentici dei quali, però, si sfrutta al meglio la potenzialità surreale e fantastica (come per le valli di Comacchio e le architetture paleoindustriali di Crespi d'Adda) o addirittura a vere e proprie reinvenzioni in chiave onirica (come l'improbabile panchina di fronte alle volte della stazione centrale di Milano, il paese di Segreto o l'orticello di Bisio).

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Geografia   A) Le valli di Comacchio.

                     B) Archeologia industriale: Crespi d'Adda.