Del perduto amore
TITOLO ORIGINALE |
Idem |
REGIA |
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SOGGETTO E SCENEGGIATURA |
Michele Placido, Domenico Starnone |
FOTOGRAFIA |
Blasco Giurato (colori) |
MUSICA |
Carlo Crivelli |
MONTAGGIO |
Francesca Calvelli |
INTERPRETI |
Giovanna Mezzogiorno, Piero Pischedda, Fabrizio Bentivoglio, Enrico Lo Verso, Sergio Rubini. |
PRODUZIONE |
Giovanni Di Clemente per Clemi Cinematografica |
DURATA |
95' |
ORIGINE |
Italia, 1998 |
REPERIBILITA' |
Homevideo/Cineteca Pacioli |
INDICAZIONE |
Triennio |
PERCORSI |
Donne contro La condizione femminile/Uomo e Società
Momenti di un secolo italiano Novecento/Cinema e Storia |
TRAMA
Italia meridionale, 1958. Il quattordicenne Gerardo è stato espulso dal seminario perché sospettato di omosessualità. Suo padre, per non fargli interrompere gli studi, lo mette al servizio di Don Vincenzo, influente notabile locale che controlla la vita pubblica in paese. Intanto suscita scandalo la figura di Liliana Tito, una giovane militante del partito comunista che ha organizzato una scuola per alfabetizzare le ragazze del posto. L'indipendenza e la forte personalità di Liliana suscitano l'ostilità degli ambienti conservatori e degli stessi compagni di partito, ma l'ammirazione e l'amore di Gerardo. Quando la coraggiosa militante muore per un attacco cardiaco, le donne del paese le rendono un commosso omaggio.
TRACCIA TEMATICA
Liliana è una femminista antelitteram (che anticipa cioè il movimento femminista di almeno dieci anni), convinta che il riscatto della donna da una secolare condizione di sudditanza nei confronti dell'uomo (nel meridione d'Italia degli anni '50 ancora più forte perché radicata in una mentalità patriarcale di matrice contadina) debba necessariamente passare attraverso l'istruzione e la cultura. E' una donna coraggiosa ed eccezionale, perché conduce la propria difficile lotta in solitudine: non solo la Chiesa, i democristiani e le destre le sono ostili (troppa la distanza tra la loro concezione reazionaria della società e le prospettive di progresso che l'agire della giovane comunista dischiude), ma anche all'interno del suo stesso partito non trova il necessario sostegno, a dimostrazione di come il maschilismo sia trasversale alle ideologie.
Gerardo vive con tormento l'attrazione (un intreccio di amore e stima) che prova verso Liliana, imponendogli la sua educazione e la sua appartenenza cattolica di condividere la condanna nei confronti della giovane donna, mentre la sua delicata sensibilità e una fede profonda, che assume come riferimento la figura di Don Bosco, lo portano inesorabilmente verso di lei, verso quello che intravede come un qualcosa di molto vicino alla santità. Emblematica di questo lacerante dissidio interiore è la sua partecipazione alla distruzione della scuola. Per il sacerdote Gerardo le rovine di questa stessa scuola costituiscono, a distanza di tanti anni, una specie di sacrario cui attingere forza e speranza.
VALUTAZIONE CRITICA
Placido dispone il suo film su due assi: da una parte la ricostruzione del contesto ambientale del meridione anni '50, antropologicamente ben precisato (l'uso coraggioso di un dialetto spesso di difficile comprensione accentua la credibilità della rievocazione) nella sua arcaica arretratezza che trova nell'egemonia culturale della Chiesa preconciliare e nelle nostalgie fasciste il naturale corrispettivo e dall'altra il percorso umano e morale di Gerardo adolescente, di cui il regista riesce a comunicare con efficacia il travaglio psicologico concentrandosi soprattutto sul suo sguardo ombroso e interrogante (di grande impatto visivo l'immagine iniziale del ragazzo silenzioso che appare a Gerardo adulto a simboleggiare il ricordo fondamentale e decisivo della sua esistenza).
Lo stile del film risulta scarno e secco (a parte qualche eccesso di enfasi didascalica nella sequenza del comizio), in sintonia con l'aspro e desolato ambiente naturale (ottima la fotografia del paesaggio), che con il suo plumbeo grigiore sembra esprimere l'oppressione che schiaccia gli abitanti di questa sperduta plaga del nostro sud.
RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI
Storia A) L'Italia meridionale negli anni cinquanta.
B) Lo scontro politico in Italia negli anni cinquanta: guerra fredda e contrapposizione ideologica.
Religione La figura di San Giovanni Bosco.