Perdiamoci di vista

TITOLO ORIGINALE

Idem

REGIA

Carlo Verdone

SOGGETTO E SCENEGGIATURA

Carlo Verdone, Francesca Marciano

FOTOGRAFIA

Danilo Desideri (colori)

MUSICA

Fabio Liberatori

MONTAGGIO

Antonio Siciliano

INTERPRETI

Carlo Verdone, Asia Argento, Aldo Maccione

PRODUZIONE

Cecchi Gori Group Tiger/Pentafilm

DURATA

115'

ORIGINE

Italia, 1994

REPERIBILITA'

Homevideo /Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Biennio-Triennio

PERCORSI

La grande sorella

Televisione/Mass-Media/Uomo e Società

Il corpo negato

Handicap/Diversità/Uomo e Società

 

TRAMA

Gepy Fuxas è l' affermato conduttore televisivo di Terrazza italiana, talk show del dolore e della lacrima. Durante una puntata del suo programma, è attaccato a causa del suo cinico sciacallaggio da Arianna, una giovane paraplegica condannata alla sedia a rotelle. Travolto dalle proteste degli spettatori, Fuxas viene licenziato, ma ritrova poco dopo Arianna. Tra i due nasce un rapporto che col tempo si trasforma in amore.

 

TRACCIA TEMATICA

Gepy Fuxas è una persona mediocre e superficiale, tutta intenta a gestire con esasperato narcisismo la propria immagine di conduttore televisivo idolo delle casalinghe teledipendenti. La sua trasmissione è un tipico esempio di cosiddetta tv-spazzatura, cioè di esposizione pubblica di fatti privati, di cinico sfruttamento del dolore altrui a fini spettacolari. Finchè l'audience è alta e il pubblico consenziente tutto procede bene, ma quando un imprevisto (l'irruzione di Arianna) smaschera la mancanza di scrupoli su cui il programma è costruito, allora i dirigenti della televisione (sino a quel momento complici di tanto degrado morale) liquidano l'idolatrato conduttore.

A questo punto Fuxas riacquista una dimensione più umana, passando dal delirio di onnipotenza da overdose di successo al confronto con i propri limiti e le proprie debolezze, aiutato in questo dall'approfondirsi del rapporto con Arianna. Quest'ultima, da parte sua, maschera dietro un'apparente sicurezza di sé e una raggiunta autonomia un forte bisogno di affetto e un'affiorante nevrosi. Fuxas e Arianna, insomma, si completano a vicenda, aiutandosi reciprocamente a mettere ordine morale e sentimentale nella propria vita.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Il film mescola due temi: quello della critica alla televisione d'infimo livello e quello del rapporto tra due persone molto diverse che, come dice Fuxas, vivono in due emisferi opposti. A quest'ultimo aspetto si collega la tematica dell'handicap e della difficoltà a convivere con esso, sia per chi se ne fa portatrice, sia per chi viene a contatto con persone disabili. Il primo argomento è affrontato ricorrendo all'allusione a vere trasmissioni televisive (quanto poi questi spettacoli reali siano tanto o poco distanti dalla caricatura che ne viene proposta nel film, sarà lo spettatore a giudicare), ed è la parte più facile e scontata; il secondo argomento, invece, chiama in causa la dimensione psicologica dell'incontro tra diversi e risulta sviluppato in modo più problematico ed originale.

Resta comunque il fatto che Verdone è regista di commedie e attore a maschera fissa (il romanaccio un po' cialtrone e sbruffone, ma fondamentalmente buono e simpatico) e questo fa sì che la sceneggiatura resti sempre al di qua di un surplus di approfondimento e complessità, ancorata alle scene ad effetto e alla battuta facile. Verdone del resto non è ambizioso e non ha la pretesa di fare grande cinema, ma vuole soprattutto divertire il pubblico che gli è affezionato, con storie all'insegna della semplicità e della chiarezza.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Italiano     La televisione spazzatura: la spettacolarizzazione del dolore e della lacrima.