Sotto accusa

TITOLO ORIGINALE

The Accused

REGIA

Jonathan Kaplan

SOGGETTO E SCENEGGIATURA

Tom Topor

FOTOGRAFIA

Ralf Bode (colori)

MUSICA

Brad Fiedel

INTERPRETI

Jodie Foster, Kelly McGillis

PRODUZIONE

Stanley R. Jaffe e Sherry Lansing per la Paramount Picture

DURATA

106'

ORIGINE

USA, 1988

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Classe quinta VM 18 anni

PERCORSI

Umiliate e offese

La condizione femminile/Uomo e Societā

 

TRAMA

Sarah ha litigato con il suo compagno e per distrarsi si reca in un bar vestita in modo provocante e con tanta voglia di rimorchiare qualche giovanotto. Il suo atteggiamento attira ben presto l'attenzione degli uomini del locale e Sarah finisce per essere brutalmente violentata da tre di loro, incitati da un gruppo di avventori. La ragazza sporge denuncia e un magistrato donna prende a cuore il suo caso, facendo condannare non solo gli stupratori, ma anche coloro che hanno spinto i colpevoli a commettere il reato.

 

TRACCIA TEMATICA

Il film evidenzia l'umiliante trafila processuale che si abbatte su una donna che denuncia i propri violentatori: la burocratica esplorazione del suo corpo alla ricerca delle tracce dell'aggressione, la messa in dubbio della sua parola e l'invadente intromissione nella sua vita privata al fine di screditarla, la pesante insinuazione che se lo sia cercato (come se abiti succinti e stato di ebbrezza giustificassero la violenza).

La richiesta di giustizia non č diretta solo contro chi ha materialmente commesso lo stupro, ma anche contro chi l' ha incoraggiato con delirante entusiasmo e patologico voyeurismo (comportamento forse ancora pių esecrabile), espressione di una perversa mentalitā maschilista che vede nella violenza sessuale una prova di virilitā.

Il rapporto tra Sarah e l'avvocatessa č inizialmente ostacolato dalla diversitā culturale e sociale che separa le due donne (basta confrontare la differenza d'abbigliamento e di abitazione o l'ingenua fiducia di Sarah nell'astrologia), ma successivamente si instaura un sincero sentimento di solidarietā.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Va detto innanzitutto che Sotto accusa propone un lieto fine consolatorio, secondo i canoni consolidati del genere giudiziario, che contraddice purtroppo una realtā dove spesso prevale l'indulgenza, se non l'aperta impunitā, nei confronti di simili reati.

Di grande impatto la sequenza dello stupro, sgradevole e sconvolgente quanto basta per scioccare uno spettatore lasciato sapientemente in attesa di sapere come si sono svolti i fatti per quasi tutto il film (chissā quanti si saranno posti delle domande sull'attendibilitā della versione di Sarah?) e che giunge come un pugno nello stomaco a provocare una giusta indignazione nei confronti di un reato abbietto (e come dice la didascalia finale diffusissimo).

Interessante anche il frequente ricorso alla soggettiva (pensiamo alla sequenza di Sarah che aspetta fuori dell'ufficio la fine della deposizione dell'amica, a suggerire il frustrante senso di esclusione e isolamento imposto dalla procedura giudiziaria, o agli sguardi furtivi che le lanciano nella stessa occasione la segretaria e il procuratore capo, a sottolineare la morbosa curiositā di cui č oggetto).

Notevole infine l'interpretazione di Jodie Foster (premiata con l'Oscar), perfetta nell' entrare anima e corpo nel personaggio nel contempo navigato e fragile di Sarah. Da dimenticare, invece, l'opaca prestazione della McGillis nel ruolo, molto approssimativamente delineato, del magistrato in carriera che rischia tutto in un processo dagli esiti incerti.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Diritto     La legislazione italiana relativa al reato di violenza carnale.