Sacco e Vanzetti

TITOLO ORIGINALE

Idem

REGIA

Giuliano Montaldo

SOGGETTO

Giuliano Montaldo, Fabrizio Onofri, Mino Roli

SCENEGGIATURA

Fabrizio Onofri, Giuliano Montaldo

FOTOGRAFIA

Silvano Ippoliti (colori)

MUSICA

Ennio Morricone

MONTAGGIO

Nino Baragli

INTERPRETI

Gian Maria Volonté, Riccardo Cucciolla, Cyril Cusak, Geoffrey Keen

PRODUZIONE

Jolly Film/Unidis/Théatre Le Rex

DURATA

111'

ORIGINE

Italia-Francia, 1971

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Biennio-Triennio

PERCORSI

Lamerica Leuropa Litalia

Problemi dell'immigrazione e della multietnicità/Razzismo, intolleranza, immigrazione, società multietnica/Uomo e Società

 

Stati Uniti

Novecento/Cinema e Storia

 

TRAMA

Boston, 1920. Due immigrati italiani, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, vengono accusati di rapina a mano armato e di omicidio. Ben presto appare evidente che i due imputati sono innocenti, ma che la giustizia americana li vuole condannare soltanto perché anarchici ed italiani. A nulla valgono gli sforzi della difesa per smontare il fragile castello accusatorio e Sacco e Vanzetti sono così condannati a morte. Nonostante la mobilitazione a favore dei due immigrati italiani si estenda a tutto il mondo e diventi sempre più intensa, Sacco e Vanzetti sono giustiziati nell'agosto del 1927.

 

TRACCIA TEMATICA

Il film inizia sottolineando il clima di repressione della comunità di immigrati italiani a Boston nel 1920. La rapida politicizzazione a sinistra (anarchici e socialisti) e la sindacalizzazione di larghe masse di lavoratori di recente immigrazione unitamente allo spauracchio della Rivoluzione Bolscevica avevano spaventato la borghesia americana e ingenerato nei ceti ricchi della società la psicosi di imminenti rivolgimenti sociali.

Sacco e Vanzetti sono le vittime di questa isteria collettiva che si era impossessata dell'opinione pubblica conservatrice e delle istituzioni giudiziarie (il ministro della giustizia Palmer appare all'inizio del film a straparlare di complotti dei rossi). Per quanto l'innocenza dei due imputati risulti presto evidente, l'America razzista e reazionaria li vuole morti in quanto italiani e anarchici: la condanna di Sacco e Vanzetti non fu un errore giudiziario, ma un omicidio legale lucidamente e consapevolmente perpetrato (Il delitto più atroce compiuto in questo secolo dalla giustizia umana, Franklin Delano Roosevelt).

Realizzato nel 1971, quando in Italia era ancora vivo l'eco della strage di Piazza Fontana a Milano di due anni prima, nel film ci sono trasparenti allusioni alla vicenda giudiziaria relativa (falsa pista anarchica, oscura morte dell'anarchico Pinelli precipitato dalla questura di Milano). Questa dimensione di attualizzazione appare oggi decisamente datata (e probabilmente destinata a sfuggire ai più giovani), mentre risulta ancora di stringente attualità la denuncia della fobia xenofoba e dell'intolleranza da cui scaturì questa nera pagina della storia degli Stati Uniti.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Sacco e Vanzetti è un prodotto illustre e felice di quel vero e proprio filone di Cinema politico che si affermò in Italia alla fine degli anni Sessanta e proseguì nella prima metà del decennio successivo. Il film ne esemplifica la caratteristica migliore: l'efficace e penetrante comunicazione di una precisa tesi attraverso una narrazione incisiva e vigorosa. La necessità di fornire una chiara chiave di lettura degli eventi, insomma, non va a scapito della costruzione drammatica, in questo caso orientata verso una commistione di generi tradizionali, quali il giallo, il giudiziario, il carcerario (solo il fatto di sapere con anticipo quale sarà l'esito della vicenda attenua il fattore incertezza che accompagnerebbe l'abile gestione della fase processuale), che vengono padroneggiati con consumata abilità americana.

I difetti pur evidenti di enfatizzazione retorica e melodrammatica di alcuni passaggi e di una certa ridondanza nella parte finale si scusano alla luce della necessità di assicurare il massimo di forza argomentativa e di impatto emotivo nei confronti di uno spettatore che più che informato doveva essere convinto (questa era, del resto, la finalità principale del Cinema politico di quegli anni). Questa impostazione marcatamente popolare del film fu sicuramente uno dei motivi del suo grande successo internazionale, tanto che la sua visione negli Stati Uniti contribuì non poco a determinare la revisione del processo e la riabilitazione ufficiale di Sacco e Vanzetti nel 1977.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia         A) La situazione economico-sociale degli USA all'inizio degli anni venti.

B) L'emigrazione italiana negli USA.

C) Il movimento anarchico.

D) La strage di Piazza Fontana del 1969 e la Strategia della tensione.