Tornando a casa

TITOLO ORIGINALE

Coming Home

REGIA

Hal Ashby

SOGGETTO

Nancy Dowd

SCENEGGIATURA

Waldo Salt, Robert C. Jones

FOTOGRAFIA

Haskell Wexler (colori)

MUSICA

Canzoni degli anni Sessanta

MONTAGGIO

Don Zimmerman

INTERPRETI

Jane Fonda, Jon Voight, Bruce Dern

PRODUZIONE

Jerome Hellman Enterprises/Jayne Productions

DURATA

128'

ORIGINE

USA, 1978

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Classe quinta

PERCORSI

Il corpo negato

Handicap/Diversità/Uomo e società

 

Mettete dei fiori nei vostri cannoni

Antimilitarismo, pacifismo/Uomo e Società

 

Guerra del Vietnam

Novecento/Cinema e Storia

 

TRAMA

California, 1968. Sally è sposata con il capitano dei marines Bob, ufficiale convinto della propria missione patriottica e in procinto di partire per il Vietnam. Rimasta sola, Sally decide di lavorare come volontaria nell'ospedale della base militare dove abita. Qui sono ricoverati reduci dal Vietnam rimasti paralizzati agli arti per le ferite riportate in combattimento. Fra di loro c'è Luke, costretto su una sedia a rotelle, che è stato compagno di scuola di Sally. Tra i due nasce un'amicizia che con il tempo si trasforma in amore, mentre Bob in Vietnam vede crollare le sue illusioni. Al suo ritorno a casa l'FBI lo mette al corrente della relazione della moglie con Luke e tra i tre si svolge un drammatico confronto.

 

TRACCIA TEMATICA

Tornando a casa ci parla, attraverso i percorsi individuali di tre protagonisti, della profonda crisi di coscienza e identità che investì la società americana durante la guerra del Vietnam, spingendo una parte sempre più numerosa di essa ad una rivolta politico-etica in chiave pacifista e antimilitarista. Realizzato nel 1978, a pochi anni dalla fine del conflitto, il film di Ashby (fortemente voluto da Jane Fonda, allora impegnata nei movimenti pacifisti) è uno dei primi ad analizzare le conseguenze di questo trauma, senza mostrarci una sola scena bellica, ma esplorando i risvolti psicologici e umani causati dal dramma vietnamita negli Stati Uniti.

Al marine Bob, patriota convinto e ansioso di mostrare il proprio valor militare in Vietnam (proprio come quegli eroi cinematografici citati, nel suo intervento finale di fronte agli studenti, da Luke) si contrappone il reduce paralizzato Luke, che grazie all'amore per Sally passa dal suo cinico rifiuto del mondo e del prossimo al gusto per la vita e per l'impegno a favore della pace. In mezzo c'è Sally che, da moglie modello di un ufficiale modello, approda alla consapevolezza della propria insoddisfazione esistenziale e della falsità dell'ambiente che frequenta e dei suoi valori di riferimento.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Tornando a casa si segnala per l'attenta esplorazione psicologica e caratteriale dei personaggi,di cui delinea il tormentato travaglio interiore: tutti e tre i protagonisti vivono una drammatica esperienza di trasformazione che li porta ad una radicale revisione della propria vita precedente (particolarmente significativo il finale che in montaggio alternato ci mostra il punto di svolta di Luke, che inaugura il suo impegno civile contro la guerra del Vietnam, e il radicale rifiuto da parte di Bob della sua identità di soldato per cercare nell'acqua dell'oceano o la morte o la rigenerazione purificatrice per ricominciare una nuova esistenza).

Più che sul messaggio pacifista e antimilitarista, pure espresso in modo chiaro ed efficace, il film punta sulla grande prova recitativa degli attori (Oscar a Fonda e Voight, ma molto bravo anche Bruce Dern), sulla forte intensità melodrammatica di alcune sequenze, come il confronto in casa di Sally tra i protagonisti della vicenda e il suicidio di Bill, sulla delicata e sensibile descrizione della storia d'amore tra Sally e Luke e sulla realistica rappresentazione dell'ambiente ospedaliero e dell'universo umano e mentale della base militare.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia          A) La Guerra del Vietnam.

B) Il movimento di opposizione alla guerra del Vietnam e il Sessantotto negli USA.