L'università dell'odio
TITOLO ORIGINALE |
Higher Learning |
REGIA |
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SOGGETTO E SCENEGGIATURA |
John Singleton |
FOTOGRAFIA |
Peter Lyons Collister (colore) |
MUSICA |
Stanley Clarke |
MONTAGGIO |
Bruce Cannon |
INTERPRETI |
Jennifer Connelly, Ice Cube, Omar Epps, Michael Rapaport, Kristy Swanson |
PRODUZIONE |
New Deal Production |
DURATA |
123' |
ORIGINE |
USA, 1996 |
REPERIBILITA' |
Homevideo/Cineteca Pacioli |
INDICAZIONE |
Classe quinta |
PERCORSI |
Il colore nero Razzismo contro i neri/Razzismo, intolleranza, immigrazione, società multietnica/ Uomo e Società
I vicini di casa Problemi dell'immigrazione e della multietnicità/razzismo, intolleranza, immigrazione, società multietnica/Uomo e Società |
TRAMA
Tre ragazzi iniziano la loro esperienza universitaria alla Columbia. Il nero Malik ritiene che il colore della sua pelle lo condanni ad un ruolo di perenne discriminazione e inferiorità rispetto ai bianchi, Kristen fatica ad inserirsi in un ambiente maschilista ed entra in un gruppo femminista, Remy, fragile di carattere e respinto da tutti, finisce per essere reclutato dai naziskin.
TRACCIA TEMATICA
Aldilà dell'aspetto ameno ed accogliente, con i suoi giardini ben coltivati, le festicciole all'Happy Days e le strutture che comunicano una sensazione di efficienza e modernità, il microcosmo della Columbia University cova al proprio interno laceranti tensioni etniche. Queste ultime si rivelano con l'emersione in superficie di frustrazioni e insicurezze che si addensano nel profondo di giovani personalità ancora in via di formazione e che l'impatto con l'ambiente del college fa detonare in modi diversi, ma sempre difficili da controllare e gestire. Il forte senso di appartenenza (ad un collettivo politico o ad un'identità etnica) costituisce una risposta umanamente comprensibile al disagio che deriva dallo spaesamento da difficoltà di inserimento nella nuova realtà, ma alla lunga finisce per rappresentare un'illusoria scorciatoia che ritarda un necessario processo di maturazione.
Per l'ingenua Kristen si tratta di trovare una propria identità (non solo sessuale) che le permetta di acquisire più sicurezza nel rapporto con gli altri, per l'arrabbiato Malik di abbandonare un frustrante atteggiamento di vittimismo che ne paralizza le potenzialità, per Remy, invece, la lotta contro la debolezza del proprio carattere si tramuta in furia (auto)distruttiva.
VALUTAZIONE CRITICA
La parte migliore del film è sicuramente la prima, dedicata ad un'attenta ed acuta delineazione della psicologia dei personaggi, analizzati nei molteplici risvolti umani e caratteriali che il traumatico contatto con un universo avvertito come ostile determina. Il regista attua una misurata esplorazione di una fase di transizione esistenziale (il passaggio dall'adolescenza alla giovinezza) che è necessario comprendere ancor prima di giudicare. Altro merito della pellicola risulta, inoltre, quello di rifiutare la consueta descrizione in chiave edulcorata e farsesca (da commediola giovanilistica, per intenderci) del mondo universitario, spacciato come spazio isolato dal resto della società, dominato da avventure sentimentali e scherzi goliardici di studenti gaudenti che si rifiutano di crescere.Nel finale, invece, il film abbandona la misura discreta e trattenuta della prima parte per scegliere la facile via di una discutibile spettacolarizzazione ricercata attraverso il ricorso ad un effettismo truculento già tante volte visto e tutto sommato banale e scontato.
RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI
Storia I movimenti neonazisti negli Usa.Geografia USA: una società multietnica.
Lingua straniera: inglese Il sistema scolastico statunitense: le università.