Singleton John
Stati Uniti (1968)
Singleton esordisce nel 1992 con Boyz’n the Hood, un film sulla condizione giovanile dei neri a Los Angeles, interpretato dal cantante rapper Ice Cube. In Poetic Justice (1995) e in L’università dell’odio (1996) si rivela come un regista nero in grado di affrontare le problematiche della sua gente dall’interno, sottolineandone i limiti e le contraddizioni e cercando di superare ogni atteggiamento di vittimismo e autoconsolazione (una specie di S.Lee in chiave minore). Più tradizionale, invece, nel suo approccio antirazzista, Rosewood (1997), che rievoca una drammatica pagina di odio razziale contro i neri. Nonostante l’esito deludente del suo ultimo film, Shaft (2000), che ripropone la figura del famoso detective di colore, Singleton è certamente uno dei cineasti più interessanti dell’attuale panorama del Cinema statunitense (colpevolmente trascurato dalla distribuzione italiana, che ha penalizzato i suoi film, forse ritenendo, con una venatura di razzismo, che il mondo della gente di colore americana non interessi il nostro pubblico)
Boyz’n the Hood 1992
Poetic Justice 1995
Rosewood 1997
Shaft 2000
Baby Boy 2001
2 Fast-2 Furious 2003
Four Brothers 2005 (*) Filmografia completa