Z, l'orgia del potere

TITOLO ORIGINALE

Z

REGIA

Kostantin Costa-Gavras

SOGGETTO

Dal romanzo omonimo di Vassili Vassilikos

SCENEGGIATURA

Jorge Semprum, Costa-Gavras

FOTOGRAFIA

Raoul Coutard (colore)

MUSICA

Mikis Theodorakis, Bernard Gérard

MONTAGGIO

Francois Bonnot

INTERPRETI

Yves Montand, Irene Papas, Jacques Perrin, Charles Denner, Francois Périer, Georges Geret, Bernard Fresson, Renato Salvadori, Marcel Bozzufi, Pierre Dux

PRODUZIONE

Jacques Perrin e Hamed Rachedi per Reggane Film

DURATA

126'

ORIGINE

Francia-Algeria, 1969

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Triennio

PERCORSI

Mettete dei fiori nei vostri cannoni

Antimilitarismo, pacifismo/Storia e Società

 

Fascismo

Novecento/Cinema e Storia

 

TRAMA

Un paese mediterraneo, anni Sessanta. Un deputato dell'opposizione di sinistra si reca in una città per tenervi un comizio pacifista. Contro di lui gli alti vertici della polizia e dell'esercito locali organizzano un attentato mortale servendosi di manovalanza assoldata e della collaborazione di un gruppo estremista di destra. Un giovane giudice istruttore conduce le indagini tra difficoltà, intimidazioni ai testimoni e tentativi di depistaggio, ma alla fine incrimina i generali e gli ufficiali mandanti che finiscono sotto processo. Un colpo di Stato militare, poco tempo dopo, impedisce che i colpevoli siano puniti e mette fine alla democrazia nel paese.

 

TRACCIA TEMATICA

Alla fine dei titoli di testi appare una scritta Ogni somiglianza con avvenimenti reali, e con persone vive o morte, non è affatto casuale. E' voluta. Questa premessa è importante per collegare eventi e personaggi che il film lascia vaghi e indeterminati (non vengono indicati nomi e nemmeno la città e lo Stato dove si svolge l'azione) ad una vicenda precisa. Il riferimento più che trasparente è all' assassinio, avvenuto a Salonicco in Grecia il 22 maggio 1963, del deputato pacifista Gregorios Lambrakis, professore di medicina all'Università di Atene, e alle successive indagine del coraggioso giudice istruttore Sartzètakis.

Il film denuncia il movente politico dell'uccisione del deputato dell'opposizione, causata da un ramificato e vasto complotto diretto dai vertici dell'esercito e delle forze dell'ordine con la collaborazione di un'organizzazione dell'estrema destra fascista, che si serviva di sottoproletari ignoranti e ricattabili.

Girato nel 1968 ad un anno dal colpo di Stato militare che pose fine alla democrazia greca, Z, l'orgia del potere intende anche offrire un quadro del clima politico da cui il cosiddetto regime dei colonnelli è scaturito. Ne esce un contesto caratterizzato da un grave inquinamento all'interno delle forze armate e della magistratura, ampiamente dominate da forti pulsioni reazionarie e fascisteggianti, che configura per la Grecia una preesistente condizione di semidemocrazia o, se si preferisce, di libertà vigilata, che rendeva difficile e rischiosa l'attività politica delle opposizioni.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Realizzato alla fine degli anni Sessanta, nel pieno della stagione più fiorente e felice del Cinema politico, Z, l'orgia del potere ne costituisce uno degli esempi più significativi e famosi. In questo tipo di Cinema l'obiettivo privilegiato è fare arrivare allo spettatore con chiarezza il contenuto di denuncia e il messaggio ideologico di cui il film si fa portatore, assolvendo così ad un preciso impegno civile e democratico che viene considerato prioritario rispetto ad ogni altro intento.

Va detto, però, che Costa-Gavras, pur rendendo estremamente efficace questa esplicita intenzionalità politica, non rinuncia a fare del buon Cinema, conferendo alla pellicola un vigore narrativo di tutto rilievo, attraverso un ritmo serrato e un'abile scansione degli eventi all'insegna della figura dominante del climax (cioè del crescendo di intensità drammatica), che permea l'intera struttura del film come quella delle singole sequenze. Pensiamo alla graduale presa di coscienza del giudice istruttore di trovarsi di fronte ad un complotto ordito dall'alto (che culmina con l'uso da parte sua del termine assassinio prima recisamente censurato negli altri), all'abile strategia con cui costringe il sicario Vago a confessare la sua appartenenza ad un'organizzazione eversiva di estrema destra e alla travolgente (e per qualche aspetto anche divertente) sequenza dell'incriminazione degli ufficiali responsabili del delitto.

E' questa capacità di imprimere al film una dinamica emotiva e una dimensione spettacolare, che non fanno rimpiangere lo stile asciutto e stringato del meglio del Cinema americano d'azione, che lo rende piacevole anche a distanza di anni e questo nonostante gli evidenti difetti di schematismo didascalico e l'irrisolta digressione narrativa del rapporto coniugale del deputato assassinato.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia                    A) La Grecia negli anni Sessanta.

B) Il caso Lambrakis.

C) Il colpo di Stato dei colonnelli del 21 aprile 1967.