Revolution

TITOLO ORIGINALE

Idem

REGIA

Hugh Hudson

SOGGETTO E SCENEGGIATURA

Robert Dillon

FOTOGRAFIA

Bernard Lutic (colori)

MUSICA

John Corigliano

MONTAGGIO

Stuart Baird

INTERPRETI

Al Pacino, Donald Sutherland, Nastassja Kinski

PRODUZIONE

Irwin Winkler/Goldcrest e Viking

DURATA

125’

ORIGINE

Gran Bretagna-Norvegia, 1985

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Triennio

PERCORSI

Settecento

Cinema e Storia

 

TRAMA

New England, colonie britanniche d’America, 1776. E’ iniziata la rivolta dei coloni americani contro gli inglesi e i ribelli stanno arruolando soldati per i combattimenti imminenti. Il pescatore Tom Dobb si trova casualmente nel mezzo di questa eccitazione collettiva e non riesce ad impedire che il figlio Ned venga arruolato e che la sua barca sia sequestrata. A Tom non resta che entrare a far parte dei rivoluzionari per restare accanto al figlio. Inizia così una serie di drammatiche peripezie che portano Tom a perdere il figlio, per poi ritrovarlo e riperderlo di nuovo, sullo sfondo di una conflitto che si fa sempre più sanguinoso e crudele. A guerra conclusa Ned si sposerà e partirà con la moglie verso l’ovest, mentre Tom deciderà di imparare a leggere e scrivere per essere pronto ad inserirsi nella nuova società.

 

TRACCIA TEMATICA

Revolution intende essere la storia, non tanto della Guerra d’indipendenza americana del 1776, ma della presa di coscienza degli ideali di libertà e giustizia per i quali essa è stata combattuta da parte di una persona qualunque (il pescatore analfabeta Tom), che inizialmente si sente e vuole rimanere estranea ad un conflitto che avverte come distante dai suoi bisogni.

Alla boria aristocratica degli inglesi si contrappone la democrazia interclassista dei rivoluzionari americani simboleggiata dall’amore repentino che nasce fra il proletario Tom e la ricca borghese Daisy, anticipazione di una nuova concezione dei rapporti sociali.

Il film mostra chiaramente come la Guerra d’indipendenza americana abbia prodotto immani sofferenze e distruzioni, ma in un finale speculare all’inizio recupera l’entusiasmo che ha portato gli americani a combattere contro l’oppressione spostandolo ora sulla loro determinazione a costruire una grande nazione (Ned parte con la moglie per rifarsi una vita nell’ovest e Tom

decide di imparare a leggere e scrivere per dare il suo contributo alla nuova società che sta per sorgere, mentre ritrova la rediviva Daisy, simbolo immortale dei valori per i quali ha lottato).

 

VALUTAZIONE CRITICA

La caratteristica più singolare di Revolution va ricercata nel fatto che, pur presentando il film tutti i requisiti del kolossal, riesce a sfuggire al richiamo di una facile spettacolarità ricercata attraverso il fasto scenografico e la retorica celebrativa (non ci sono grandi figure storiche avvolte in un’aureola di gloria). Anzi, si insiste sulla sottolineatura della dimensione più dolorosa del conflitto (morte, sangue, ferocia, atrocità., ecc..), immergendo le immagini in una luce grigia e sporca e in un’atmosfera fredda e umida e avvolgendo i personaggi con pioggia e con fango (lontano dalla tentazione del patinato e dal lindore fotografico di un prodotto come il recente Il patriota).

Il limite principale del film va ricercato, invece, nello scarso dinamismo narrativo della sceneggiatura che non riesce a coinvolgere lo spettatore: alcuni passaggi risultano un po’ troppo bruschi e molte sequenze stentano ad integrarsi nel contesto complessivo del film, che finisce per essere eccessivamente incentrato sul personaggio di Tom e sull’attore (Al Pacino) che l’interpreta, al quale la macchina da presa rimane troppo insistentemente attaccata sino a perdere la prospettiva generale. Inoltre la vicenda d’amore tra lui e la bella Daisy (che dovrebbe svolgere un ruolo centrale nella vicenda) appare poco giustificata psicologicamente e non decolla mai.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia          A) La Guerra d’Indipendenza americana

B) L’Europa e il mondo alla fine del XVIII secolo.

Diritto         La Costituzione americana.