A ciascuno il suo

TITOLO ORIGINALE

Idem

REGIA

Elio Petri

SOGGETTO

Dal romanzo omonimo di Leonardo Sciascia

SCENEGGIATURA

Elio Petri, Ugo Pirro

FOTOGRAFIA

Luigi Kuveiller (colore)

MUSICA

Luis Enriquez Bakalov

MONTAGGIO

Ruggero Mastroianni

INTERPRETI

Gian Maria Volontè, Irene Papas, Gabriele Ferzetti, Leopoldo Trieste, Salvo Randone

PRODUZIONE

Giuseppe Zaccariello per la Cemo Film

DURATA

93'

ORIGINE

Italia, 1967

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Triennio

PERCORSI

Mafia

Novecento/Cinema e Storia

 

TRAMA

Sicilia, anni Sessanta. In un paese imprecisato dell’isola vengono uccisi il farmacista Manno e il dottor Roscio. Essendo Manno un donnaiolo, la polizia conclude affrettatamente che si tratta d'un delitto d'onore e che Roscio è stato eliminato casualmente in quanto testimone scomodo. Paolo Laurana, un professore di liceo, giunge alla conclusione che la vittima designata dell'omicidio è, invece, proprio Roscio e non viceversa e confida i suoi sospetti all'avvocato Rosello e alla vedova di Roscio, Luisa, di cui è innamorato. Quando scopre un diario di Roscio che contiene le prove che Rosello è un capo della mafia locale, Laurana decide di denunciarlo, senza sapere che Luisa, alla quale ha rivelato tutto, è l'amante dell'insospettabile avvocato.

 

TRACCIA TEMATICA

Il film ha come sfondo sociopolitico la Sicilia oppressa dal fenomeno mafioso, presentato come nodo inestricabile di omertà, silenzi, intrighi, complicità politiche e interessi economici, su cui questa organizzazione criminosa basa la forza e il radicamento nel territorio. L'avvocato Rosello è il simbolo di una gretta e improduttiva borghesia locale che ricorre all'illegalità e alla compromissione con il potere mafioso per ottenere un facile arricchimento e una rapida scalata sociale.

Il professor Laurana, intellettuale ingenuo e fragile ma combattivo, rappresenta la rivolta della cultura progressista e democratica contro la mafia, ma la tragica conclusione della sua indagine diventa emblematica dell'isolamento e della debolezza cui sono condannate nell'isola le forze di opposizione al domino malavitoso.

Il destino di sconfitta e morte che attende il generoso impegno di Laurana, cui fanno da contrasto le immagini delle affollate e festose nozze di Rosello con la vedova di Roscio, imprime al film una cupa impronta di pessimismo e amaro sarcasmo, segno di sfiducia nelle possibilità di cambiare a breve la terribile realtà della Sicilia.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Petri conferisce alla storia un’incalzante e tesa dinamica narrativa, che coinvolge lo spettatore grazie alla natura da giallo dell’intreccio e alla tensione polemica in senso politico-civile. Ma più che sullo svolgersi della vicenda, piuttosto scontata nei suoi sviluppi e nelle sue conclusioni (difficilmente i film di mafia si concludono con il trionfo della giustizia: per quanto questo tipo di epilogo sarebbe consolatorio, indurrebbe colpevolmente un atteggiamento di sottovalutazione del problema e della sua gravità), il regista lavora sulla creazione di un’atmosfera densa di assillanti premonizioni.

La solare luminosità del paesaggio siciliano, che avvolge con ossessiva insistenza uomini e cose, comunica una sensazione di accecante riverbero che crea disagio e inquietudine, oltreché di sonnolenta e imperturbabile immobilità che ben si coniuga con il torpore morale cui si vuole alludere. L’irrompere su questa vivida luce del motivo cromatico del nero (i vestiti dei personaggi, le automobili, ecc..) inserisce un elemento di contrasto che richiama l’idea del lutto, anticipando l’esito di morte del febbrile affannarsi di Laurana, la cui nevrotica e concitata irrequietezza costituisce l’unica presenza disturbante di un ambiente che rinchiude su se stesso i propri misteri. L’uso nervoso degli zoom e del teleobiettivo, che isolano e evidenziano i particolari, sembra esprimere un’ansia frustrata di penetrare oltre l’apparenza ingannevole delle cose.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia     A) Le origini della mafia.

     B) La mafia nella Sicilia e nell’Italia degli anni Sessanta.

C) La mafia dopo gli anni Novanta.

Letteratura italiana Confronto fra il film e il romanzo omonimo di L. Sciascia.