Galileo

TITOLO ORIGINALE

Idem

REGIA

Liliana Cavani

SOGGETTO E SCENEGGIATURA

Liliana Cavani, Tullio Pinelli, Fabrizio Onofri

FOTOGRAFIA

Alfio Contini (colori)

MUSICA

Ennio Morricone

INTERPRETI

Cyril Cusack, Gigi Ballista, Gheorghi Kolaiancev, Lou Castel

PRODUZIONE

Leonardo Pescarolo per la Fenice Cinematografica (Venezia) -Rizzoli Film (Roma), Kinozenter (Sofia)

DURATA

108’

ORIGINE

Italia-Bulgaria, 1968

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Triennio

PERCORSI

Seicento

Cinema e Storia

 

TRAMA

Italia, inizio Seicento. Insegnante all’Università di Padova, Galileo comincia a diffondere le sue teorie eliocentriche, basandosi sull’osservazione diretta della sfera celeste tramite un cannocchiale di sua invenzione. Nonostante lo scienziato affermi ripetutamente la propria fede cristiana e sostenga la possibilità di conciliare le sue nuove scoperte con il testo biblico, la Chiesa si oppone alle sue teorie ed inizia a perseguitarlo arrivando a servirsi contro di lui della prigione e della tortura. Prostrato nel fisico e nel morale da anni di detenzione e pressioni psicologiche, Galileo si umilia di fronte al Sant’Uffizio abiurando le proprie convinzioni.

 

TRACCIA TEMATICA

Dal punto di vista simbolico la drammatica parabola di Galileo rappresenta il conflitto tra Scienza e Fede che caratterizza l’età moderna e contemporanea e che a causa dell’intollerante intransigenza della Chiesa cattolica si è spesso manifestato sottoforma di brutale repressione nei confronti della libertà di ricerca e di pensiero. Il film sottolinea le motivazioni politiche dell’atteggiamento dell’ autorità ecclesiastica, preoccupata che la messa in discussione del sapere tramandato dalla tradizione possa risolversi in una crisi del proprio potere (che da quella stessa tradizione e dai suoi dogmi trae la propria legittimazione). L’autonomia della scienza e lo spirito critico nel campo del sapere sono osteggiati dalla Chiesa come fattori di turbamento di un ordine sociale e morale che garantisce ad essa privilegi e comando (non va dimenticato, inoltre, come in quegli anni il cattolicesimo si vedesse minacciato dal protestantesimo dilagante nell’Europa settentrionale).

La figura dello scienziato pisano viene proposta come contrassegnata dai tratti di un’ingenua fiducia nella forza della verità e nella buona fede dei suoi interlocutori, tanto da non capire le ragioni di una chiusura che, ancor prima che ingiusta, avverte come incomprensibile, soprattutto alla luce del rigore sperimentale che supporta le sue teorie. Convinto assertore della possibilità di interpretare in chiave metaforica la Bibbia, recuperandone l’ autentica dimensione di testo religioso e non scientifico, il fragile Galileo finisce stritolato da un apparato di potere spietato e feroce.

Sul banco degli accusati non c’è tanto (o non solo) la Chiesa cattolica in quanto tale, ma tutte quelle istituzioni (Stati, partiti, oligarchie, ecc…) che in epoche diverse hanno soppresso con la violenza le voci di dissenso e opposizione (in alcuni casi in aperto contrasto con gli stessi principi e ideali cui si ispiravano).

 

VALUTAZIONE CRITICA

La strategia stilistica che caratterizza il film appare incentrata su una precisa scelta cromatico-luministica che si accorda con il crescendo drammatico della storia (una specie di graduale e inarrestabile discesa agli inferi del protagonista, che esce distrutto dal processo cui l’Inquisizione lo sottopone). Gli anni di Padova e Venezia (quelli del fervore scientifico e di una relativa libertà di ricerca) sono, così, collocati in una luce nitida dominata da colori vivaci, a voler sottolineare la serenità di un felice periodo di grande fervore intellettuale e di rasserenanti affetti domestici e rapporti umani (il rispetto e la stima dei suoi allievi e la conoscenza di importanti dotti dell’epoca); la lunga fase processuale a Roma, invece, è contraddistinta da un’accentuarsi di tonalità scure, che avvolgono i cupi e funerei arredamenti della curia vaticana sul cui sfondo si muovono cardinali-giudici dai volti scheletrici (pensiamo anche ai bagliori del rogo notturno di Giordano Bruno).

Anche il ritmo della pellicola asseconda la progressione narrativa della vicenda, accelerando dialoghi e situazioni via via che si compie il triste destino di Galileo. Dal misurato registro didascalico e televisivo della prima parte si passa alle tonalità allucinatorie e quasi visionarie della seconda parte (pensiamo alla sequenza dell’abiura finale e all’ultima immagine della statua del Papa che, ripresa dal basso, incombe minacciosa).

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia          A) La Riforma protestante e la Controriforma cattolica.

B) Il tribunale dell’Inquisizione.

C) L’Italia e l’Europa all’inizio del Seicento.

Scienze        A) La figura di Galileo Galilei.

                    B) Il metodo sperimentale

Italiano        Dialogo sui massimi sistemi

Filosofia       Giordano Bruno

Religione     La riabilitazione di Galileo da parte del pontificato di Giovanni Paolo II.