Giordano Bruno

TITOLO ORIGINALE

Idem

REGIA

Giuliano Montaldo

SOGGETTO E SCENEGGIATURA

Piergiovanni Anchisi, Lucio De Caro, Giuliano Montaldo

FOTOGRAFIA

Vittorio Storaro (colore)

MUSICA

Ennio Morricone

MONTAGGIO

Antonio Siciliano

INTERPRETI

Gian Maria Volonté, Charlotte Rampling, Mathiue Carriére, Renato Scarpa, Hans Christian Belch, Massimo Foschi

PRODUZIONE

Champion (Roma), Concordia (Parigi)

DURATA

123'

ORIGINE

Italia, 1973

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Triennio

PERCORSI

Cinquecento

Cinema e Storia

 

TRAMA

Giordano Bruno (1548-1600), scrittore e filosofo in odore di eresia, si trova a Venezia ospite di Giovanni Mocenigo, che spera di essere avviato da lui all'arte della predizione del futuro. Bruno passa la maggior parte del tempo fra salotti aristocratici e il popolino dei bassifondi, ubriacandosi e frequentando prostitute. Istigato dagli ambienti ecclesiastici, il signor Mocenigo lo denuncia al tribunale dell'Inquisizione di Venezia che, a sua volta, lo consegna alle autorità pontificie. A Roma Bruno è processato come eretico e, essendosi negato ad ogni compromesso ed accomodamento, viene condannato al rogo il 17 febbraio 1600.

 

TRACCIA TEMATICA

Giordano Bruno professa una concezione filosofica nutrita di panteismo, per la quale la presenza di Dio si rivela in ogni particella della materia ed esiste quindi un'essenza intrinsecamente divina dell'universo di cui l'uomo è parte e con cui può e deve mettersi in sintonia, superando tutte le incrostazioni dogmatiche che secoli di potere temporale della Chiesa hanno accumulato. Una visione che lo poneva completamente al di fuori dalla dottrina cattolica ufficiale, attirandogli l'accusa di eresia, cosa che nei cupi anni della Controriforma significava condanna al rogo.

Il Giordano Bruno che il film ci presenta non è solo, però, un dotto intellettuale e pensatore che ha sfidato l'ortodossia cattolica, è anche, e soprattutto, uno spirito libero, insofferente di ogni limite posto al pensiero e all'attività speculativa, sostenitore del diritto dell’uomo ad indagare le ragioni ultime senza vincoli e censure. La sua natura anarchica e libertaria si esprime in uno stile di vita anticonformista e sopra le righe, che spesso lo spinge a ricercare il piacere in modo disordinato e a provare sempre nuove esperienze.

Il film vuole essere una denuncia dell'istituzione ecclesiastica che ne spense la voce e delle atrocità da questa commesse in difesa del proprio potere, ma anche, in termini più generali ed attuali, di ogni forma di dogmatismo e autoritarismo che soffochi la libertà degli uomini e la libera ricerca della verità.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Realizzato all'inizio degli anni Settanta, Giordano Bruno risente del clima politico-culturale dell'epoca, dominato da una diffusa tensione critica nei confronti di ogni autorità costituita e di ogni verità codificata, oltre che da una generica ansia libertaria e antitradizionalista. In questo senso possiamo parlare di tentativo di attualizzare la figura dell'eretico napoletano, facendone una specie di campione della libertà di pensiero trasversale ad ogni epoca (già nell'Italia umbertina di fine Ottocento Giordano Bruno era stato assunto a simbolo del laicismo anticlericale). Ne consegue che più che dall'esigenza di rigore storico la ricostruzione di fatti e personaggi sia guidata dall'intento privilegiato di esaltare la figura del protagonista in chiave universale.Un'impostazione che va parzialmente a scapito della contestualizzazione di Bruno all'interno del tempo nel quale visse, ricostruito, con effetti indubbiamente suggestivi, più sul piano scenografico e ambientale, che culturale e storico.

Interessante ed efficace nei risultati il tentativo di immergere la vicenda in un clima tetro ed oppressivo attraverso la fotografia espressionista di Vittorio Storaro che, giocando con fonti d'illuminazione artificiali, ora sembra ispirarsi alle tonalità di luce della pittura del Caravaggio (artista coevo del Bruno), ora creare effetti di chiaroscuro che intensificano l'atmosfera claustrofobica e soffocante delle carceri e degli interni vaticani.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia          A) La Riforma Protestante e le guerre di religione.

B) L'Italia della Controriforma e il Tribunale dell'Inquisizione.

C) La Repubblica Veneta alla fine del Cinquecento.

Filosofia         Il pensiero e le opere di Giordano Bruno.

Religione       La Chiesa Cattolica e la lotta contro le eresie.