JFK-Un caso ancora aperto

TITOLO ORIGINALE

JFK

REGIA

Oliver Stone

SOGGETTO

Dal libro On the Trial of the Assassins di Jim Garrison

SCENEGGIATURA

Oliver Stone, Zachary Sklar

FOTOGRAFIA

Robert Richardson (colori-bianconero)

MUSICA

John Williams

MONTAGGIO

Joe Hutshing, Pietro Scalia

INTERPRETI

Kevin Costner, Tommy Lee Jones, Joe Pesci, Gary Oldman, Sissy Spacek, Donald Sutherland, Jack Lemmon, Walter Matthau, Kevin Bacon

PRODUZIONE

Warner Bros., A. Kitman Ho, Ixtlan Corporation, Le Studio Canal+, Recency Enterprises, Alcor Film

DURATA

188'

ORIGINE

USA, 1991

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Classe quinta

PERCORSI

Stati Uniti

Novecento/Cinema e Storia

 

TRAMA

Dallas, 22 novembre 1963: il presidente degli USA J.F.Kennedy viene assassinato e la versione ufficiale indica in Lee Harvey Oswald l'unico responsabile dell'attentato. Quando Oswald, il giorno dopo il suo arresto, viene ucciso all'interno della stazione di polizia dall'ambiguo proprietario di un night-club, il procuratore di New Orleans Jim Garrison inizia a sospettare che la versione ufficiale non sia quella vera. Da quel momento Garrison si dedica ad una personale inchiesta tesa a far luce sulle reali responsabilità dell'assassinio, arrivando ben presto a maturare la netta convinzione che non si tratti di un gesto isolato, ma di un complotto organizzato da apparati della CIA e del Pentagono insieme ad ambienti mafiosi e degli esuli cubani anticastristi. Garrison trascina in tribunale Clay Shaw, losco uomo d'affari di New Orleans, accusandolo di essere il mandante dell'assassinio, e nell'aula giudiziaria riesce ampiamente a dimostrare la veridicità dell'ipotesi del complotto. La giuria, tuttavia, respinge la sua tesi e manda assolto l'imputato Shaw.

 

TRACCIA TEMATICA

La tesi che il film sostiene con estrema ricchezza di riferimenti e dettagli è molto chiara nell' assunto di fondo: il presidente Kennedy è stato ucciso da un complotto nel quale sono implicati settori delle istituzioni statali preposte alla difesa del paese (CIA e Pentagono) e le organizzazioni anticastriste degli esuli cubani collegate alla criminalità comune. La decisione di giungere a questa scelta estrema è stata causata da una politica di disimpegno militare nel Vietnam e di accordo con l'Unione Sovietica per il disarmo che incontrava l'opposizione di pezzi consistenti dell'apparato militar-industriale e dei servizi segreti, contrari ad una politica di distensione.

Garrison (personaggio reale, che partecipa anche al film nella parte del giudice Warren) rappresenta la figura dell'integerrimo cittadino americano che lotta con inesausta passione (sino a trascurare la famiglia) non solo per l'affermazione della verità, ma soprattutto perché non siano traditi e vilipesi quei principi di giustizia e libertà che danno senso e sostanza alla Costituzione americana e sulla solidità e realizzazione dei quali poggia la fiducia del cittadino nelle istituzioni democratiche.

Per quanto convincente possa sembrare la tesi di Garrison ed efficace possa risultare la sua persuasiva oratoria al processo, a tuttoggi negli Stati Uniti la versione ufficiale sull'assassinio Kennedy è quella originaria che addossa ogni responsabilità ad Oswald.

 

VALUTAZIONE CRITICA

JFK costituisce un esempio unico nella storia del Cinema a soggetto di mescolanza di immagini di finzione con autentico materiale documentario (fotografico, cinematografico, cine-amatoriale, televisivo), attraverso un' accurata e sofisticata manipolazione che rende spesso indistinguibile l'autentico dall'artefatto. Assolutamente eccezionale, in questo senso, risulta il lavoro di montaggio su piccoli frammenti di pellicola, da cui scaturisce il ritmo veloce ed incalzante, quasi stordente, del film, che ben si coniuga con la frenetica ed esasperata ricerca della verità da parte di Garrison e del suo staff.

Un andamento più misurato avrebbe certamente giovato ad una maggior comprensione dei fatti da parte di uno spettatore che rischia di uscire frastornato dalla valanga di informazioni, riferimenti, allusioni e collegamenti da cui viene bombardato per tre ore, ma lo stile di Stone consiste proprio in questa congestionata e frastornante aggressività comunicativa, dove il coinvolgimento emotivo e la massa d'urto sonoro-visiva va in parte a scapito della riflessione pacata.

Un'idea di Cinema forse discutibile, ma indubbiamente capace di dare un forte spessore spettacolare ad argomenti che sarebbero di difficile approccio per lo spettatore comune e protesa a fornire il testo filmico di una complessità linguistica che tende ad avvicinarlo ad altre modalità di comunicazione come quella televisiva ed informatica.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia          A) La figura di John Fitzgerald Kennedy.

                    B) La figura di Jim Garrison e il libro che costituisce il soggetto del film.

C) La guerra fredda all'inizio degli anni Sessanta.

D) La rivoluzione cubana e la guerra del Vietnam.

E) La CIA e il Pentagono.