Liam

TITOLO ORIGINALE

Idem

REGIA

Stephen Frears

SOGGETTO E SCEENGGIATURA

Jimmy McGovern

FOTOGRAFIA

Andrew Dunn (colori)

MUSICA

John Murphy

MONTAGGIO

Kristina Hetherington

INTERPRETI

Ian Hart, Claire Hackett, Anthony Borrows, David Hart, Megan Burns

PRODUZIONE

Colin McKeown, Martin Tempia per Liam Films/Road Movies

DURATA

91’

ORIGINE

Gran Bretagna-Germania-Italia, 2000

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE Biennio-Triennio

PERCORSI

I vicini di casa

Problemi dell’immigrazione e del multietnicismo/Razzismo, intolleranza, immigrazione, società multietnica/Individuo e Società

 

Fascismo

Novecento/Cinema e Storia

 

TRAMA

 Liverpool, primi anni Trenta. Liam è un bambino che vive in una famiglia povera nel quartiere popolare della città. La madre, a causa di un brutto carattere, litiga spesso con le donne delle case vicine e la sorella Teresa lavora come domestica in una ricca famiglia ebrea. Il padre è disoccupato e la crescente difficoltà nel trovare una nuova occupazione fa sì che si lasci suggestionare dalla demagogica propaganda xenofoba e antisemita dei gruppi di estrema destra che vanno sorgendo nell’Inghilterra di quegli anni.

 

TRACCIA TEMATICA

Liam è innanzittutto un’analisi in chiave socio-psicologica delle origini del razzismo e del fascismo nella società europea degli anni Trenta (periodo che sfociò nella tragedia della Seconda Guerra Mondiale e del genocidio del popolo ebraico). Ciò che in particolare il film vuole mettere in rilievo è come l’adesione alla xenofobia e all’antisemitismo si manifestasse soprattutto negli ambienti popolari e trovasse terreno fertile nelle frustrazioni e insoddisfazioni generate dalla miseria e dalla disoccupazione. Il razzismo, insomma, come risposta sbagliata e irrazionale ad un disagio reale, che individua nel diverso di turno (all’epoca l’ebreo, oggi potrebbe essere l’extracomunitario) un facile capro espiatorio.

Altro aspetto trattato è quello della forte influenza esercitata sulla comunità cattolica dalla chiesa locale, di cui si mettono in evidenza il bigottismo e il rigido tradizionalismo (in Gran Bretagna, dove i cattolici sono minoranza rispetto ai protestanti, l’appartenenza religiosa assume un importante ruolo identitario).

Il film è poi anche una storia di formazione incentrata sulla figura del piccolo Liam, attraverso gli occhi del quale viviamo quasi tutta la vicenda. Nella sua dislessia sembra quasi esprimersi una forma di rifiuto ad accettare un mondo di cui si fatica a capire il senso e che spesso si mostra ai bambini nel suo aspetto peggiore.

 

VALUTAZIONE CRITICA

 Liam nasce come produzione televisiva commissionata dalla BBC e solo in seguito esce anche nella versione cinematografica. Va detto che l’origine televisiva non influisce negativamente sul film nel senso di appiattirne e banalizzarne il linguaggio e lo stile (cosa che spesso accade in Italia, dove la destinazione per il piccolo schermo opera quasi sempre in direzione di uniformare il prodotto a parametri di scialba mediocrità per inseguire i presunti gusti del telespettatore medio e assicurarsi alti indici di ascolto). Il regista Frears, infatti, è riuscito a realizzare un film di buona qualità, nell’accurata ricostruzione d’epoca, che rende con efficacia le atmosfere e gli squarci urbani dei quartieri popolari inglesi degli anni Trenta, nei dialoghi incisivi e vivaci e nella delineazione dei personaggi, tutti ben tratteggiati nella rispettiva dimensione psicologica. 

Ma dove il film offre il meglio di sé è nella capacità di aggirare il pericolo di un facile didascalismo (cioè spiegare sottoforma di lezione storico-sociologica il fenomeno della genesi del fascismo, trascurando di dare spessore narrativo e credibilità umana alla vicenda) e di caricare eccessivamente la tensione drammatica in direzione lacrimevole (anche su questo versante molti autori di telefilm avrebbero molto da imparare), dispiegando diversi registri (ora divertente, ora grottesco, ora malinconico, ecc…) e gestendoli con abilità ed equilibrio, in modo da trattare un argomento dai risvolti estremamente seri con leggerezza e senso della misura.      

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia              A) La grande crisi economica del 1929

                        B) L’Inghilterra negli anni Trenta

                        C) Il fascismo in Europa negli anni Trenta

Religione        A) L’ebraismo

                        B) Il cattolicesimo in Inghilterra