Le Crociate

TITOLO ORIGINALE

Kingdom of Heaven

REGIA

Ridley Scott

SOGGETTO E SCENEGGIATURA

William Monohan

FOTOGRAFIA

John Mathielson (colori)

MUSICA

Harry Gregson-Williams, Stephen Barton

MONTAGGIO

Dody Dorn

INTERPRETI

Orlando Bloom, Eva Green, Liam Neeson, Jeremy Irons, Brendan Gleson, Ghassan Massoud, David Thewlis, Edward Norton

PRODUZIONE

Ridley Scott per Scott FreeProductions/20th Century Fox

DURATA

145’

ORIGINE

Gran Bretagna-Spagna-Stati Uniti-Germania, 2005

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Biennio-Triennio

PERCORSI

Medioevo

Cinema e storia

 

TRAMA

 Nel corso della Terza Crociata il giovane Baliano, figlio del prode barone Goffredo di Ibelin, ha modo di mostrare tutto il suo valore e la sua integrità morale. Essendo morto il Re di Gerusalemme Baldovino IV, tradito dagli infidi templari, Baliano assume la difesa della Città Sacra assediata dalle soverchianti armate del sovrano Saladino.

  

TRACCIA TEMATICA

 Le vicende storiche delle Crociate sono rivisitate con un’ottica attenta al presente e cioè all’attuale conflitto tra Occidente e integralismo islamico, che sta insanguinando il mondo. Il medioevo di Scott è rivissuto alla luce di una sensibilità moderna orientata al rifiuto di ogni forma di fanatismo religioso e oltranzismo bellicista e ispirata alla consapevolezza che solo la reciproca tolleranza e comprensione possono garantire la pace e convivenza fra religioni e culture diverse.  
Ne consegue la condanna delle Crociate viste non come una manifestazione di profonda religiosità, ma come una guerra di conquista mossa da interessi economici e sete di conquista, che inoltre determinò la fine della tolleranza araba nei confronti di cristiani ed ebrei (trasparente il riferimento alle odierne guerre d’aggressione dell’Occidente in Medioriente mascherate da interventi umanitari).
Il film insiste nell’evidenziare le analogie tra mondo cristiano e mondo mussulmano (nelle preghiere, nel culto rispettoso dei defunti, nell’ammirazione del valore e dell’eroismo dell’avversario) speculari nella trasversale divisione al loro interno tra ragionevolezza e senso di umanità e irrazionale furia distruttrice.
Le Crociate di Scott costituisce in una contemporaneità si cui incombono funeste le ombre minacciose e cupe del conflitto di civiltà uno dei più limpidi e impegnati messaggi cinematografici in favore della pace e della tolleranza.

 

VALUTAZIONE CRITICA

 Difficilmente i kolossal storici hollywoodiani si segnalano per il rispetto della veridicità storica. Quasi sempre il passato è rivissuto secondo parametri funzionali allo sviluppo di un giudizio riferito al presente con quel tanto di deformazione e mistificazione che questo inevitabilmente comporta. Le Crociate non sfugge a questa tradizione e lo fa, come visto, in piena ed esplicita consapevolezza privilegiando l’efficacia comunicativa legata al dibattito sul “conflitto di civiltà” che stiamo vivendo su qualsiasi altro intento di autenticità storico-filologica.

Questo non comporta la rinuncia a quella spiccata dimensione spettacolare insita in questo genere di proposta cinematografica, che qui si esalta nelle imponenti scenografie, nelle quali l’uso della grafica digitale permette la composizione di quadri d’insieme di grande suggestione con alcune sequenze belliche tra le più belle degli ultimi anni. Lo stesso schematismo morale (la netta contrapposizione tra buoni e cattivi) e il ricorso ad una molteplicità di componenti narrative di genere (l’amore, l’amicizia, la fedeltà, il tradimento, l’esotismo, ecc..) riconducono il film nell’alveo di una tradizione commerciale consolidata.

  

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

 Storia                                             A) Le Crociate

                                                        B) La guerra in Iraq e in Afghanistan

 Religione                                       A) L’Islam

                                                        B) L’integralismo islamico

 Geografia                                        Gerusalemme e la Palestina