Geronimo

TITOLO ORIGINALE

Geronimo: An American Legend

REGIA

Walter Hill

SOGGETTO

John Milius

SCENEGGIATURA

John Milius, Larry Gross

FOTOGRAFIA

Lloyd Ahern II° (colori)

MUSICA

Ry Cooder

MONTAGGIO

Freeman A. Davies, Carmel Davies, Donn Aron

INTERPRETI

Jason Patric, Robert Duvall, Gene Hackman, Wes Studi, Matt Damon

PRODUZIONE

Walter Hill, Neil Canton

DURATA

113’

ORIGINE

Stati Uniti, 1994

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Triennio

PERCORSI

Civiltà pellerossa

Ottocento/Cinema e Storia

  

TRAMA

 Stati Uniti, 1885. Geronimo, capo degli Apache, rinchiuso in una riserva e vittima di numerosi soprusi, si ribella. Costituita una banda di indiani, si abbandona alla razzia e al massacro dei coloni. Solo il suo vecchio amico bianco, il tenente Gatewood, riesce finalmente a rintracciarlo e a convincerlo ad arrendersi. Il governo statunitense, che in un primo tempo gli aveva promesso di mandarlo libero, lo tratterrà in una riserva sino alla morte.

 

TRACCIA TEMATICA

 Il personaggio di Geronimo ha ispirato nel corso degli anni numerosi film, molti dei quali ce ne consegnavano un ritratto terrificante di selvaggio assettato di sangue. Questo ovviamente ai primordi del genere western, quando la trasfigurazione mitico-epica della colonizzazione del west da parte dei bianchi imponeva una versione falsa e mistificata della storia. Il Geronimo di Hill, al contrario, arriva quando da tempo, ormai, il cinema americano ha rivisitato in chiave filoindiana il suo passato, denunciando quello che è stato un vero e proprio genocidio.

Il regista americano ci propone così un altro capitolo del doloroso percorso del popolo pellerossa verso la segregazione e l’estinzione, assegnando alla figura di Geronimo quella dimensione di eroica grandezza, che è propria di chi combatte in assoluta inferiorità e nella consapevolezza dell’ineluttabilità della sconfitta (in questo senso vanno lette le premonizioni del grande guerriero).

Il film sembra assumere in sé questa dolorosa attesa della fine e appare così attraversato da un sentimento di cupa amarezza e pessimismo, che si comunica agli stessi personaggi, in particolare ai bianchi “buoni”, dai quali traspare la lucida coscienza di combattere per una causa sbagliata. 

 

VALUTAZIONE CRITICA

 Geronimo si colloca nell’ambito dell’ultima fase di sviluppo del genere western, quello nato negli anni Settanta e segnato da un preciso intento risarcitorio nei confronti dei pellerossa. Di questa corrente cinematografica Hill riprende alcuni elementi fondamentali: a) Il ribaltamento della valenza morale dei personaggi (sono i bianchi ad essere i “cattivi” e non più gli indiani); b) Lo spiccato senso del paesaggio, che qui si muove tra un crepuscolare e nostalgico  omaggio agli splendidi scenari dello Utah (dove John Ford ambientò molti dei suoi film), che tanto hanno alimentato in chiave mitico-leggendaria l’immaginario della generazione cui Hill appartiene, e le assolate plaghe del New Messico, che con la loro aspra desolazione sembrano richiamare alla triste realtà storica dello sterminio e quindi ben si adattano a fare da sfondo alla resa finale di Geronimo; c) Il rispetto nei confronti della civiltà indiana, finalmente vista come cosa altra e non più inferiore al mondo dei bianchi.
Di suo Hill ci mette la scelta per un andamento narrativo che nella sua ripetitività risulta piuttosto monocorde (fuga-cattura-fuga-cattura), privo di sussulti e picchi emotivi (qualcuno ha accusato il film di piattezza e di risultare noioso), per comunicare allo spettatore il senso malinconico dell’implacabile compiersi di un destino già scritto ed indurlo più alla riflessione che all’emozione     

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

 Storia                                        A) Storia degli Stati Uniti nell’Ottocento

                                                   B) Storia dei pellerossa d’America 

                                                   C) La figura di Geronimo

Geografia                                   Lo Utah e il New Mexico