Private

TITOLO ORIGINALE

Idem

REGIA

Saverio Costanzo

SOGGETTO

Saverio Costanzo

SCENEGGIATURA

Saverio Costanzo, Camilla Costanzo, Alessio Cremonini

FOTOGRAFIA

Luigi Martinucci (colore)

MUSICA

Alter Ego

MONTAGGIO

Francesca Calvelli

INTERPRETI

Mohammad Bakri, Lior Miller, Areen Omari, Tomer Russo, Hend Ayoub, Karem Emad

PRODUZIONE

Mario Gianani per Offside/Istituto Luce/Cysonia/Rai Cinema

DURATA

125’

ORIGINE

Italia, 2004

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Triennio

PERCORSI

Questione arabo-palestinese

Novecento/Cinema e Storia

 

TRAMA

 Territori occupati in Palestina. La famiglia di Mohammad abita in una casa isolata in Cisgiordania, in una zona esposta ai combattimenti fra l’esercito israeliano e i guerriglieri palestinesi. L’abitazione viene occupata dalle truppe israeliane ed inizia così un drammatico periodo di convivenza fra la famiglia araba e i suoi occupanti.

  

TRACCIA TEMATICA

 Per la famiglia palestinese protagonista la dimensione privata si scioglie drammaticamente nella dimensione pubblica della realtà dell’occupazione israeliana e dell’intifada armata che la contrasta. Il film si incarica di penetrare proprio nello sconvolgimento psicoemotivo che questo tremendo trauma impone alla numerosa famiglia di Mohammad, già lacerata al proprio interno da forti tensioni.
Un ruolo centrale assume il personaggio del capofamiglia, impegnato nel difficile compito di tenere unito il gruppo all’insegna della scelta della resistenza passiva e non-violenta, incentrata sull’imperativo categorico di non abbandonare la propria terra (la baracca continuamente distrutta e continuamente ricostruita è il simbolo di questa tenace linea di condotta). Un’opzione difficile, di grande dignità e orgoglio, che contrasta con l’insofferente stanchezza della moglie e con l’impazienza dei figli, che vorrebbero abbracciare la linea della lotta armata (non esclusa la scelta terroristica alla kamikaze.
Miriam, che nascosta in un armadio, spia la vita quotidiana degli occupanti israeliani, scopre nei propri coetanei in divisa caratteri e personalità molteplici e differenti, un po’ come nella sua famiglia. Forse lo spunto più autenticamente ottimistico e pacifista del film va ricercato proprio nella simpatia che la ragazza prova per il più impacciato dei militari israeliani.   

 

VALUTAZIONE CRITICA

 Il fatto che Private sia un film italiano, per altro di un giovane regista esordiente, costituisce di per sé già un fatto di grande rilevanza e questo perché dimostra un lodevole interesse per realtà lontane, quasi sempre ignorate dal nostro Cinema (e non solo). Ma i meriti del film non finiscono qui, la pellicola di Costanzo, infatti, si fa apprezzare per più motivi. Innanzitutto la povertà dei mezzi, che potrebbe sembrare un limite, si trasforma in una risorsa e la macchina a mano e la fotografia sgranata, elementi tipici del documentarismo e dell’improvvisazione giornalistica, conferiscono alle immagini un notevole impatto realistico alimentando l’intensità drammatica della narrazione. L’unità di luogo (tutto si svolge praticamente in una casa), che restringe l’azione in uno spazio molto ristretto e asfissiante, incentiva la dimensione claustrofobia che incastona al proprio interno la vicenda. L’utilizzo di attori quasi tutti non professionisti (fa eccezione Mohammad Bakri, forse il più popolare attore palestinese esistente, che ricopre il ruolo del padre) assegna alla recitazione una forza di autenticità e credibilità che altrimenti con volti famosi sarebbe andata persa.
Private è anche un bel thriller politico (se proprio lo si vuole inserire in qualche schema tradizionale), in grado di catturare l’attenzione dello spettatore con una progressione narrativa di intenso coinvolgimento emotivo e di indurlo nel contempo a riflettere, senza pregiudizi e formule preconfezionate, sul dramma del Medio Oriente.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia                                          A)  La questione palestinese

B)     La questione ebraica e la nascita dello Stato d’Israele

Geografia                                    La Palestina e la Cisgiordania