Cover Boy - L’ultima rivoluzione
ITOLO ORIGINALE |
Idem |
REGIA |
Carmine Amoroso |
SOGGETTO E SCENEGGIATURA |
Carmine Amoroso, Filippo Ascione |
FOTOGRAFIA |
Paolo Ferrari (colori) |
MONTAGGIO |
Luca Manes |
INTERPRETI |
Eduard Gabia, Luca Lionello, Chiara Caselli, Luciana Littizzetto |
PRODUZIONE |
Augusto Allegra, Giuliana Gamba, Arturo Paglia, Isabella Cocuzza per Filand/Paco Cinematografica |
DURATA |
97’ |
ORIGINE |
Italia, 2007 |
REPERIBILITA' |
Homevideo-Cineteca Pacioli |
INDICAZIONE |
Triennio |
PERCORSI |
Lamerica, Leuropa, Litalia Problemi dell’immigrazione e del multiculturalismo/Razzismo, intolleranza, immigrazione, società multietnica/Individuo e Società |
Ioan era bambino quando nel 1989 assiste alla morte del padre nel corso della rivolta contro Ceaucescu in Romania. Circa vent’anni dopo emigra in Italia in cerca di fortuna. Il paese che l’accoglie si rivela, però, assai meno ospitale nei suoi confronti di quanto Ioan avesse sperato.
L’emigrante romeno Ioan e l’italiano precario Michele sono due sconfitti che uniscono le rispettive emarginazioni sullo sfondo di una società chiusa ed ostile. Essi vivono coltivando la speranza-illusione di un domani di riscatto ( il locale sul delta del Danubio) ed esprimendo il loro bisogno di fuga in effimeri gesti (il bagno nudi nel mare di Ostia, le corse in motorino). La precarietà oltre che condizione sociale diventa stato esistenziale.
Ioan comprende a proprie spese come, oltre alla squallida prostituzione cui si adattano molti suoi connazionali, ne esiste un’altra, più gratificante e raffinata, ma non meno umiliante ( la moda che si appropria dei corpi e del dolore di un popolo per farne manifesti pubblicitari). Il cinismo dell’Occidente dorato e soddisfatto di sé si squaderna in tutta la sua profonda immoralità di fronte agli occhi ancora innocenti di Ioan.
La fuga finale per tornare verso la sua terra e le amate foci del Danubio (il posto più bello del mondo) assume il sapore dell’utopia, del desiderio frustrato e irrealizzabile.
Pregevole, poi, la capacità del regista di delineare la personalità dei personaggi, a cominciare da Ioan, legandosi al cui punto di vista (anche umano e morale: lo sguardo dell’ingenuità di fronte alla corruzione del mondo) conduce un film non perfetto (alcune indulgenze di troppo ad un registro grottesco fuori luogo e qualche facile ammiccamenti), ma certamente incisivo nel addentrarsi nel dramma umano dell’immigrazione.
Storia a) Il regime di Ceaucescu in Romania
b) La rivoluzione del 1989
Diritto a) La legislazione relativa all’immigrazione in Italia
b) Il precariato in Italia
Geografia Il Danubio