Passione d'amore

TITOLO ORIGINALE

Idem

REGIA

Ettore Scola

SOGGETTO

Dal Romanzo "Fosca" di Iginio Ugo Tarchetti

SCENEGGIATURA

Ruggero Maccari, Ettore Scola

FOTOGRAFIA

Claudio Ragona (colori)

MONTAGGIO

Raimondo Crociani

MUSICA

Armando Trovajoli

INTERPRETI

Bernard Giraudeau, Valeria D'Obici, Jean Louis Trintignant, Laura Antonelli, Bernard Blier

PRODUZIONE

Franco Committeri per la Massfilm (Roma) / Les Films Marceau / Cocinor (Parigi)

DURATA

118'

ORIGINE

Italia-Francia, 1981

REPERIBILITA'

Homevideo

INDICAZIONE

Biennio-Triennio

PERCORSI

Dietro la maschera

Handicap/Diversità/Uomo e Società

 

 TRAMA

Giorgio, un giovane ufficiale di cavalleria, raggiunge uno sperduto presidio di frontiera nell'Italia postunitaria del 1863. Qui incontra Fosca, cugina del comandante della guarnigione, donna di mostruosa bruttezza e di estrema sensibilità, che si innamora di lui. Giorgio, dapprima freddo e imbarazzato nei confronti di Fosca, si lascia sempre più coinvolgere in una passione dagli esiti tragici.

 

TRACCIA TEMATICA

L'irruzione della deformità in un contesto di ordinata (e apparente) normalità può avere effetti deflagranti, mettendo in crisi tranquille certezze: la forza dei sentimenti (anche se chi se ne fa portatore è un essere ripugnante) non lascia mai indifferenti. Il connubio romantico amore-morte, al centro di tanta letteratura e tanto cinema, viene qui portato alle estreme conseguenze: tale è la passione d'amore di Fosca, che essa non solo travolge Giorgio (la sua relazione con una bella signora della città è solo un passatempo), ma che, proprio nel momento della realizzazione del desiderio, conduce alla morte (sembra quasi che il titolo del film, diverso dal romanzo da cui è tratto, recuperi il significato etimologico e cristiano del termine passione, inteso come sofferenza sfociante, in questo caso, nell'estremo sacrificio).

Ma Passione d'amore esplora soprattutto l'esile confine fra anormalità e normalità, tra razionalità e irrazionalità e i possibili devastanti scivolamenti reciproci: la normalità di Giorgio è inghiottita gradatamente dalla anormalità di Fosca e questa a sua volta non regge all'impatto con la normalità del primo.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Scola affronta il tema a lui caro dell'incontro tra due diversità con accuratezza di scavo psicologico e misurato pudore, lontano dai facili effettismi e dagli altrettanto facili pietismi cui il tema della bruttezza fisica potrebbe indurre.

Il film si gioca in gran parte sull'intreccio del registro realista con quello fantastico di matrice orrifica, le cui atmosfere e suggestioni increspano la superficie di verosimiglianza della vicenda: il delirio febbrile di Giorgio e il suo urlo licantropico dopo il duello finale sono esempi significativi di questa commistione. La stessa ambientazione in un'isolata caserma avvolta nei colori autunnali crea un'atmosfera sospesa e un po' astratta, carica di premonizioni e mistero.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Italiano   A) Confronto tra il romanzo di Tarchetti e il film.

                B) Il movimento crepuscolare e il gusto per il "deforme e il perverso".