Fantastico

Genere cinematografico dai numerosi filoni, tutti accomunati da una costante: il soprannaturale e l'inverosimile non irrompono minacciosi e sconvolgenti in un contesto realistico (come nell'Horror), ma costituiscono elementi universalmente accettati come normali di un contesto realistico oppure s'identificano essi stessi con un contesto nel quale tutto può accadere, che perde in questo caso ogni parvenza di realismo (pensiamo, per esempio, ad animali che parlano, tappeti che volano, bacchette magiche, ecc., il tutto senza suscitare stupore o meraviglia fra i personaggi, anzi accettato come assolutamente normale). Il fine non è più spaventare lo spettatore, ma suscitare in lui stupore e meraviglia.

L'immediato riferimento letterario è ovviamente quello fiabesco e favolistico, ma anche il repertorio del poema epico, dai poemi omerici sino all'Orlando Furioso dell'Ariosto e alla Gerusalemme del Tasso. Tra le opere letterarie più recenti possiamo citare I viaggi di Gulliver di Swift e Cent'anni di solitudine di Marquez.

I film attribuibili a questo genere possono essere raggruppati in 4 filoni.

Il Fantastico fiabesco, spesso ispirato a classici della letteratura fiabesca, dove tutto risulta inserito in una dimensione inverosimile e nulla risulta reale (Il mago di Oz di V. Fleming, 1939; La storia infinita di W. Petersen, 1985; Il barone di Munchaushen di T. Gilliam, 1989).

Il Fantastico commedia, dove una commedia d'ambientazione realista o quasi si apre a situazioni irreali, che convivono con fatti e personaggi plausibili sul piano della verosimiglianza (Accadde domani di R. Clair, 1944; Il cielo può attendere di E. Lubitsch, 1943; Miracolo a Milano di V. De Sica, 1951).

Il Fantastico avventuroso, caratterizzato dall'innestarsi su di una vicenda dominata da eventi ed azioni assolutamente straordinari, ma non trasgressivi delle leggi di natura, di aspetti irreali perfettamente integrati nella trama (I predatori dell'Arca perduta di S. Spielberg, 1982, e successivi film della saga di Indiana Jones).

Il Fantastico mitologico-epico, ispirato alla tradizione mitologica antica o al repertorio epico-cavalleresco medioevale, filone questo assai simile al precedente e caratterizzato dall’ intreccio tra Storia e Leggenda risolto a favore di quest’ultima (Excalibur di J. Boorman, 1980; Conan, il barbaro di J. Milius, 1982; Lady Hawke di R. Donner, 1985).