Radio Days
TITOLO ORIGINALE | Idem |
REGIA | Woody Allen |
SOGGETTO E SCENEGGIATURA | Woody Allen |
FOTOGRAFIA | Carlo Di Palma (colori) |
MONTAGGIO | Susan E. Morse |
MUSICA | Dick Hyman |
INTERPRETI | Mia Farrow, Dianne West |
PRODUZIONE | Robert Greenhut, Jack Rollins, Charles H. Joffe per la Orion Pictures |
DURATA | 88' |
ORIGINE | USA, 1987 |
REPERIBILITA' | Homevideo/Cineteca Pacioli |
INDICAZIONE | Biennio-Triennio |
PERCORSI | Come eravamo Momenti di gioventù/La condizione adolescenziale e giovanile/Uomo e Società Radio Days Radio/Mass-Media/Uomo e Società |
TRAMA
Un adulto ricorda la sua adolescenza da bambino ebreo americano trascorsa a cavallo fra gli anni trenta e quaranta e segnata dalla costante presenza della radio che dispensava fatti ed emozioni. Da una parte la memoria rievoca momenti di vita della famiglia del protagonista, dall'altra immagina aneddoti, di dubbia veridicità, legati ai personaggi radiofonici.TRACCIA TEMATICA Classico film di memoria, di evidente matrice autobiografica, Radio Days si struttura su due piani: l'ambiente familiare, allegramente vitale pur nella sua povertà, e l'immaginario radiofonico i cui divi ed eroi forniscono al narratore e ai suoi genitori e parenti ampio materiale per discutere e sognare. La mancanza di immagini (allora non esisteva ancora la televisione) alimenta e autorizza il lavoro della fantasia.
La radio diventa anche l'unico vero strumento di coesione nazionale: al suo ascolto, specie di notizie tragiche e dolorose, il popolo americano si ritrova unito e solidale.
VALUTAZIONE CRITICA
La forte sollecitazione autobiografica che sta alla base del film non si esaurisce in una chiusa dimensione personale, ma si esalta nello splendido affresco di un'intera epoca: mirabile è l'equilibrio che Allen riesce a creare fra la realtà di cui è diretto testimone e quella mediata dalle trasmissioni radiofoniche.
Lo sguardo che il regista rivolge a questa massa di ricordi, che sembrano affastellarsi in modo disordinato, è tenero e delicato, come si addice ad un tempo perduto avvolto da un alone mitico: non c'è derisione di un mondo per molti versi ridicolo e grottesco, ma un elegiaco atteggiamento di nostalgico rimpianto.
Per questo Radio days, che per un'ora e passa ci ha divertito con i suoi esilaranti aneddoti, ci lascia con la malinconica riflessione sull'inarrestabile affievolirsi della memoria dell'ultima struggente sequenza.
RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI
Storia Gli Stati Uniti tra la depressione e la seconda guerra mondiale.
Italiano Ruolo e importanza della radio prima dell'avvento della televisione.