Romeo & Giulietta

TITOLO ORIGINALE William Shakespeare's Romeo & Juliet
REGIA Baz Luhrmann
SOGGETTO Dalla tragedia di William Shakespeare
SCENEGGIATURA Craig Pearce, Baz Luhrmann
FOTOGRAFIA Donald M. McAlpine (colori)
MONTAGGIO Jill Billcock
MUSICA Nellee Hooper
INTERPRETI Leonardo Di Caprio, Claire Danes
PRODUZIONE Gabriella Martinelli, Baz Lurhmann per Bazmark Prod./20th Century Fox
DURATA 120'
ORIGINE USA, 1996
REPERIBILITA' Homevideo/Cineteca Pacioli
INDICAZIONE Triennio
PERCORSI

Mélo

L'amore/La condizione adolescenziale e giovanile/Uomo e Società

 

TRAMA

La storia di Romeo e Giulietta è riproposta, in assoluta fedeltà al testo shakespeariano, in un contesto urbano contemporaneo ispano-americano, dove tuttavia si conservano i nomi di Verona e di Mantova. Le modificazioni alla versione originaria sono ovviamente collegate a questa ambientazione moderna, cosicché ci sono le pistole al posto delle spade, i Capuleti e i Montecchi si muovono su delle automobili e il ruolo del coro che introduce e chiude la storia è assolto dalla televisione.

 

TRACCIA TEMATICA

L'ambientazione della tragedia ai giorni nostri (o meglio in una modernità indefinita) sembra alluderne al valore universale in grado di trasmigrare da un'epoca all'altra senza perdere di forza e intensità. L'amore è visto come valore eterno che supera ogni barriera e divisione e purifica il cuore da bassezze e meschinità.

Nel film l'elemento acquoreo assume il ruolo metaforico della rigenerazione (un nuovo battesimo) dei due protagonisti attraverso l'amore: entrambi ci sono mostrati con la testa dentro l'acqua e addirittura in una piscina, il loro incontro avviene poi attraverso un acquario. Una pulsione purificatrice che risalta ancor più se confrontata con l'orgia di cattivo gusto che caratterizza scenografie e costumi, per non parlare dell'ossessiva presenza di immagini sacre che appartengono al peggio della tradizione iconografica cattolica.

Un mondo, quello allucinato e nevrotico evocato dal film, nel quale forse non vale proprio la pena di vivere, destinato com'è a schiacciare sul nascere ogni ansia d'amore e felicità.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Luhrmann ci propone una rivisitazione barocca e visionaria dell'opera di Shakespeare, filtrandola attraverso il linguaggio (che sembra aver assimilato bene) dello spot e del musical e scegliendo il registro dell'eccesso e dello strabordante. Se nel testo teatrale ciò che conta è soprattutto la parola, qui l'immagine, il montaggio e la musica acquisiscono un ruolo fondamentale.

La collocazione anacronistica della tragedia non cancella però l'importanza delle parole, anzi fa risaltare ancor di più la loro forza poetica (i versi di Shakespeare sono rispettati alla lettera) proprio perché inserite in un contesto di modernità volgare e fracassona che sembra espellere da sé ogni presenza estranea.

Al di là di qualche compiacimento stilistico di troppo (si cerca di stupire lo spettatore con virtuosismi tecnici e trovate spiazzanti) Romeo e Giulietta di Lurhmann costituisce una delle più originali e sconvolgenti proposte di traduzione cinematografica dei classici teatrali, lontano dal calligrafismo accademico di tante versioni precedenti.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Lingua inglese   Confronto fra il film e il testo teatrale di Shakespeare.