Fantascienza
Genere cinematografico basato su vicende drammatiche ambientate in un futuro lontano o imprecisato, sulla terra o su altri pianeti, dominato da macchine e congegni tecnologici frutto di fantasia e al presente inesistenti, ma la cui realizzazione futura non può essere esclusa a priori (uno dei primi film di Fantascienza Il viaggio nella luna, ispirato ad un romanzo di Jules Verne, di G. Méliès del 1902 immaginava uno sbarco umano sul nostro satellite che si è poi verificato sessantasette anni dopo). Decisamente più improbabile invece l'esistenza di esseri extraterrestri, sovente mostruosi e minacciosi, che spesso popolano i film di questo genere.
Sin dagli esordi la fantascienza ha angosciato il pubblico con inquietanti ipotesi di invasioni della terra da parte di Marziani o di altri abitanti della galassia oppure ha avvinto con avventurose saghe dello spazio. In questo caso il genere ha subito interferenze da parte dell'Horror (L'invasione degli Ultracorpi di D. Siegel, 1956, La cosa di J. Carpenter, 1982, Indipendence Day di E. Hemmerich, 1997) e da parte del Western e del Cappa e spada (Guerre stellari di G. Lucas, 1978, e L'impero colpisce ancora di I. Kershner, 1980). Solo di recente con film come Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977) e E.T. L'extraterrestre (1982), entrambi di S. Spielberg, la figura dell' extraterrestre è stata profondamente umanizzata, presentandosi addirittura come migliore rispetto all'uomo.
Una particolare articolazione del genere è costituita dalla cosiddetta Fantascienza filosofico-esistenziale, nella quale sull'intreccio appassionante e avvincente prevale la riflessione sul senso della vita e il destino dell'uomo. E' il caso di film come 2001: Odissea nello spazio (S. Kubrick, 1968), Solaris (A. Tarkovskij, 1971), Blade Runner (R. Scott, 1982).