Spionistico

(Spy story). Genere cinematografico che ha come protagonisti agenti segreti e le loro azioni, sullo sfondo di complessi intrighi internazionali nei quali ogni mezzo diventa lecito. La nascita del genere si lega al profilarsi della minaccia nazista e alla successiva guerra mondiale (Il club dei trentanove, 1935, Il prigioniero di Amsterdam, 1940, e Notorius, 1946, tutti di A. Hitchcock, La casa della novantaduesima strada di H. Hathaway,1945), per trovare negli anni cinquanta e sessanta uno scenario ideale nel clima politico della guerra fredda (La spia che venne dal freddo di M. Ritt, 1965, Lettera al Cremlino di J. Houston, 1970, I tre giorni del Condor di S. Pollack, 1975).

Una considerazione a parte meritano due agenti speciali creati dal genere spionistico, che hanno dato vita a due famosi personaggi con tanto di ciclo personalizzato: James Bond, l'agente 007, esemplare di eroe tutto d'un pezzo, bello e donnaiolo, dotato di qualità al limite dell'umano, in grado di venire a capo delle missioni più difficile e il suo opposto Harry Palmer, antieroe dinoccolato e impiegatizio, vittima degli intrighi dei suoi superiori e piuttosto restio a rischiare la pelle (Ipcress di S. Furie, 1965, Funerale a Berlino di G. Hamilton, 1966).

Recentemente è apparso sugli schermi Ronin (J. Frankenheimer, 1998), una malinconica riflessione sul tramonto inesorabile del genere spionistico.