Amici per la pelle

TITOLO ORIGINALE

Idem

REGIA

Franco Rossi

SOGGETTO

Ottavio Alessi, Leo Benvenuti, Piero De Bernardi, Ugo Guerra, Franco Rossi

SCENEGGIATURA

Ottavio Alessi, Leo Benvenuti, Piero De Bernardi, Ugo Guerra, Franco Rossi, Giandomenico Zagni

FOTOGRAFIA

Gabor Pogany (bianconero)

MUSICA

Nino Rota

MONTAGGIO

Otello Colangeli

INTERPRETI

Geronimo Meynier, Andrea Scirè

PRODUZIONE

ENIC

DURATA

94'

ORIGINE

Italia, 1955

REPERIBILITA'

Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Biennio-Triennio

PERCORSI

Amici per la pelle

Momenti di gioventù/La condizione adolescenziale e giovanile/Uomo e Società

 

TRAMA

Mario e Franco frequentano la III D delle scuole medie G. Mazzini di Roma. Mario appartiene ad una famiglia medio-borghese, mentre Franco, figlio di un diplomatico, è benestante e i suoi modi sono tipici di un ceto altolocato. Dopo un primo approccio difficile, i due adolescenti fanno amicizia e diventano inseparabili. Proprio quando il loro legame sembra più forte che mai, un litigio li separa per sempre.

 

TRACCIA TEMATICA

Mario e Franco hanno due temperamenti diversi: il primo è estroverso e spontaneo, irruente ed impulsivo, il secondo è chiuso e misurato, sensibile e riflessivo. Si tratta, insomma, dell'incontro tra due caratteri decisamente differenti e che forse per questo si attraggono reciprocamente. Anche le classi sociali di appartenenza sono diverse, proponendo Franco uno stile di vita e un tenore di abitudini di stampo quasi aristocratico, e comunque ispirate ad una condizione di prestigio (l'autista, la residenza in un hotel di lusso, l'ex-residenza è una bella villa sulla via Appia Antica, il posto in tribuna al concorso ippico di Piazza di Siena, ecc..), laddove Mario, pur non essendo certo povero, esprime modi decisamente più popolari. Ma le differenze non finiscono qui: se Mario ha alle spalle una solida famiglia e un sicuro riferimento affettivo-domestico, Franco vive nel doloroso ricordo della madre scomparsa e stenta a superare il tremendo trauma della sua morte.

La loro amicizia si presenta con quella dimensione totalizzante e disinteressata tipica dell'adolescenza, tale da fare il vuoto attorno a sé (l'interesse nei confronti delle ragazze passa in seconda linea e Mario è tutt'altro che amareggiato quando scopre che la sua innamorata flirta con un altro) in nome di una solidarietà e complicità assolute. In questo senso Franco avverte il tradimento dell'amico come una ferita insanabile (la peggiore della sua adolescenza dopo la tragedia che ha segnato la sua infanzia) e stenta a perdonargli un comprensibile momento di debolezza.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Amici per la pelle si segnala come uno dei migliori film italiani per e sull'adolescenza e questo in un panorama produttivo storicamente povero di film validi su un argomento che, per la sua particolare natura, si è prestato sovente a banali moralismi e patetismi. E', insomma, quello che si dice un classico per ragazzi sul tema dell'amicizia, che conserva ancor oggi, a distanza di tanti anni, e in un contesto sociale e antropologico profondamente mutato, una sua indubbia forza ed efficacia. Il merito di questa mirabile longevità va attribuito alla regia discreta e sensibile di Rossi, che riesce a cogliere la misura giusta per raccontarci una storia abilmente trattenuta su un tono medio, che evita eccessi drammatici e facili sdolcinature (pensiamo al tocco delicato con cui viene descritto il dramma interiore di Franco per la morte della madre o all'intensità emotiva creata dalla sequenza finale dell'addio), attenta a penetrare nei risvolti più intimi e veri della condizione adolescenziale per consegnarci personaggi assai ben tratteggiati dal punto di vista umano e psicologico.

La sceneggiatura, poi, toglie al film una precisa contestualizzazione storica (è ambientato nella contemporaneità, che all'epoca era quella degli anni Cinquanta, ma potrebbe adattarsi anche a sfondi storici d'ogni periodo o quasi), trasformando opportunamente la storia dell'amicizia di Mario e Franco in una vicenda senza tempo, perché i sentimenti di cui tratta sono universali.