Il piccolo grande uomo

TITOLO ORIGINALE

Little Big Man

REGIA

Arthur Penn

SOGGETTO

Dal romanzo omonimo di Thomas Berger

SCENEGGIATURA

Calder Willingham

FOTOGRAFIA

Harry Stradling (colore)

MUSICA

John Hammond

MONTAGGIO

Dede Allen

INTERPRETI

Dustin Hoffman, Faye Dunaway, Martin Balsam

PRODUZIONE

Stockbridge-Hiller

DURATA

142'

ORIGINE

USA, 1970

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Biennio-Triennio

PERCORSI

Civiltà pellerossa

Ottocento/Cinema e Storia

 

TRAMA

Ottocento, territori del west. Jack Crabb, figlio di pionieri trucidati dagli indiani, è allevato in una tribù di pellirosse, dai quali viene chiamato Piccolo grande uomo per la sua bassa statura unita ad un grande coraggio. Proprio quando è ormai perfettamente integrato nella comunità indiana, viene catturato in uno scontro ed è affidato ad una famiglia di bianchi, dalla quale fugge per diventare di volta in volta commerciante, pistolero, truffatore, ubriacone. Infine si arruola nell'esercito del generale Custer e partecipa alla battaglia di Little Big Horn.

 

TRACCIA TEMATICA

Il film rivisita l'epopea del West in chiave demistificatoria, denunciando la natura di genocidio ai danni dei pellirosse della colonizzazione bianca, di cui inoltre sottolinea gli elementi di corruzione morale e gretto egoismo sociale. Al mondo violento ed ipocrita dei bianchi il regista contrappone la civiltà indiana, cementata da un solido spirito comunitario (senza tralasciare riferimenti all'attualità: in particolare alle stragi americane in Vietnam, di cui la sconfitta di Little Big Horn è scoperta metafora, che proprio in quel periodo sconvolgevano l'opinione pubblica americana).

Ma Piccolo grande uomo è anche un racconto di formazione (c'è chi ha citato, a ragione, il Candido di Voltaire e più in generale il romanzo filosofico settecentesco) incentrato sul protagonista Jack e il suo difficile tentativo di dare un significato alla propria esistenza attraverso l'assunzione di tanti ruoli diversi destinati tutti a lasciarlo insoddisfatto e rendere stridente la differenza con l'adolescenza felice trascorsa presso la tribù indiana. Jack, insomma, simboleggia più in generale la precarietà dell'identità nazionale del popolo americano, lacerata tra la memoria nostalgica dello spirito pionieristico che avrebbe dovuto colonizzare il west nel rispetto di una natura incontaminata e della cultura indiana e la consapevolezza dei guasti che ne sono derivati e della grande ingiustizia che sta alla base della nascita della nazione statunitense.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Oltre che una rievocazione storica della colonizzazione bianca del west in chiave antiufficiale e smitizzante (si disvela la reale natura di rapace e brutale conquista ai danni degli indiani), il che rappresenta l'aspetto che collega il film al fertile filone dell'impegno politico e civile degli anni settanta, Piccolo grande uomo vuole essere un attraversamento dei principali luoghi narrativi della tradizione del western cinematografico. La carovana, la cavalleria, la formicolante città dei pionieri, il pistolero, il saloon, l'etica del lavoro, il sentimento religioso dei colonizzatori, ecc.. vanno a costituire un grande affresco della civiltà della Frontiera così come c'è stata tramandata dall'immaginario filmico, senonché Penn ne cambia il segno, capovolgendone la valenza positiva nel suo contrario tramite il meccanismo dell'ironia e della deformazione caricaturale (pensiamo all'impacciato Hoffman nei panni di un improbabile pistolero o alle voglie tutt'altro che puritane della moglie del reverendo).

Un apprezzamento a parte merita, poi, la rievocazione della civiltà indiana (per anni demonizzata dal Cinema americano), inserita sullo sfondo di paesaggi naturali di cui il film tende a sfruttare al meglio le possibilità di fascinazione ed evocazione, sottolineando il rapporto di profonda comunione con la natura e i suoi ritmi si cui si basava la società pellerossa (ma qui vien da chiedersi sino a che punto non agisca la suggestione utopistica, anch'essa di origine settecentesca, del mito del buon selvaggio).

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia           A) La civiltà pellerossa.

                     B) La colonizzazione dell'ovest e la civiltà della frontiera.

C) Le guerre indiane e la battaglia di Little Big Horn.