Stati Uniti (1922)

Svolge gli studi universitari all’università di Firenze e Perugia. Nel 1951 inizia a lavorare per la televisione, dove dirige circa duecento importanti trasmissioni. Nel 1958 esordisce con successo alla regia teatrale a Broadway e lo stesso anno, trasferitosi a Hollywood, debutta nel Cinema con Furia selvaggia, un anomalo western psicoanalitico che si avvale dell’interpretazione in stile Actors’ Studio dell’astro nascente Paul Newman. Il suo primo grande successo è Anna dei miracoli (1962), un film che rivela il grande talento recitativo dell’attrice Anne Bancroft. Nel 1965, con il vigoroso La caccia, esplora con piglio sociologico e acuta tensione drammatica la provincia retrograda e razzista del sud degli States. Gangster Story (1967), film sulla famosa coppia di fuorilegge Bonny e Clyde, è considerato da molti come l’antesignano di quella svolta innovativa del Cinema americano che prende il nome di New Hollywood. In questo film, infatti, come del resto negli appena successivi Alice’s Restaurant (1969) e Il piccolo grande uomo (1970) Penn sottopone ad una profonda revisione critica in chiave antiretorica ed anticonformistica alcuni valori fondamentali della cultura statunitense, oltre a perseguire una sua personale idea di stile, assai più vicina al cinema colto e d’autore europeo che non alla tradizione del Cinema classico americano. Negli anni successivi non sempre il regista riesce a realizzare i suoi progetti cinematografici, dedicandosi prevalentemente al teatro, suo primo amore. Nel 1981 firma la sua ultima opera degna di rilievo Gli amici di Georgia, dove dimostra ancora una volta la sua capacità di accostarsi con efficacia alle problematiche sociali del suo paese.

Furia selvaggia: Billy Kid 1958