Rommel, la volpe del deserto

TITOLO ORIGINALE

Rommel Desert Fox

REGIA

Henry Hathaway

SOGGETTO

Basato sul testo di Desmond Young

SCENEGGIATURA

Nunnally Johnson

FOTOGRAFIA

Norbert Brodine (bianconero)

MUSICA

Daniele Amfitheatrof

INTERPRETI

James Mason, Jessica Tandy

PRODUZIONE

Twenty Century Fox

DURATA

84'

ORIGINE

USA, 1951

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Classe terza

PERCORSI

Nazismo

Novecento/Cinema e Storia

 

TRAMA

Il film racconta gli ultimi anni di vita del feldmaresciallo dell'esercito tedesco Irwin Rommel, che durante la Seconda Guerra Mondiale riportò grandi vittorie contro gli inglesi nella battaglia del deserto in Africa settentrionale, rivelandosi per la sua abilità manovriera uno dei più grandi condottieri della storia. Una volta sconfitto in modo definitivo dagli inglesi ad El Alamein nel 1942, viene incaricato di predisporre le difese tedesche in Francia per fronteggiare l'imminente sbarco alleato. Il rapido arretramento delle forze germaniche su tutti i fronti convince Rommel ad aderire al complotto antihitleriano che una parte dell'esercito tedesco sta preparando. Il 20 luglio 1944 l'attentato al Führer fallisce e si scatena la tremenda vendetta nazista contro gli oppositori del regime. A Rommel non resta che la scelta del suicidio.

 

TRACCIA TEMATICA

Rommel, La volpe del deserto ha la particolarità di essere stato nel 1951 il primo film americano a mostrare con una certa simpatia quello che era stato il nemico tedesco. La vicinanza temporale con la guerra spiega come mai, nonostante il titolo, non si consideri nella pellicola (se non evocandolo attraverso il rispetto-timore che gli inglesi avevano di lui) il genio militare del feldmaresciallo tedesco, accennando solo indirettamente alle straordinarie vittorie riportate nella guerra d'Africa in inferiorità di uomini e mezzi (Hitler trascurò il fronte africano e non si preoccupò più di tanto di rifornire adeguatamente il suo corpo di spedizione). Probabilmente i tempi non erano ancora maturi perché il Cinema potesse assumere il distacco necessario per mostrare sullo schermo l'esercito tedesco vittorioso.

La figura di Rommel viene, invece, presa in considerazione alla luce del lento ma inesorabile maturare della sua scelta antinazista. Il film lavora soprattutto sulla profonda crisi di coscienza da cui il feldmaresciallo è tormentato: da una parte il forte senso di lealtà che gli deriva dal giuramento prestato e dall'altra la consapevolezza del baratro nel quale il nazismo sta precipitando la Germania. La grandezza del personaggio, così, non si lega tanto alle sue grandi capacità di condottiero, ma alla forte tempra morale che rivela e alla grande dignità con cui affronta la morte.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Hathaway struttura il film in modo decisamente depistante: una sequenza d'azione dal ritmo frenetico precede i titoli di testa (è forse la prima volta che questo succede nel Cinema: che i famosi prologhi mozzafiato della serie James Bond abbiamo tratto ispirazione da questo film?), immagini di guerra ricostruite ed autentiche (viene usato parecchio materiale documentaristico di repertorio) seguono subito dopo, in modo da ingenerare nello spettatore l'idea di trovarsi di fronte alla più classica delle pellicole belliche. Successivamente il film prende una strada completamente diversa concentrandosi sulla preparazione dell'attentato a Hitler e sul travaglio interiore di Rommel, usando il registro del quasi thriller (pensiamo alla sequenza dell'attentato) e del serrato confronto dialogato con i suoi amici o avversari (straordinario quello con un Hitler assolutamente credibile), sino ad approdare alla sommessa intensità drammatica del finale congedo con la moglie.

Se questa discontinuità formale e contenutistica può essere considerata da una parte come un limite ed un difetto, dall'altra imprime al film un andamento stringato e sintetico da film-inchiesta (pensiamo alla sequenza dell'ufficiale inglese che compie le sue ricerche), vicino al documentarismo o a certo Cinema giornalistico (alla Rosi), assai nuovo e moderno per quell'epoca.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia                    A) La Seconda Guerra Mondiale.

B) La Guerra d'Africa e la figura di Rommel.

C) L'attentato a Hitler e il complotto antinazista del luglio del 1944.