Rosi Francesco
Italia (1922)
Dopo un lungo tirocinio come aiuto-regista di alcuni fra i maggiori cineasti italiani del dopoguerra, Rosi esordisce dietro alla macchina da presa nel 1957 con La sfida, ispirato a reali vicende di lotta fra bande rivali nel mondo della camorra napoletana. Salvatore Giuliano (1961) conferma la vocazione del regista per un cinema di impegno politico e sociale, vigoroso ed immediato, improntato ai modi dell’inchiesta giornalistica. Le mani sulla città (1963), sulla speculazione edilizia a Napoli, costituisce uno degli esiti migliori di una concezione di Cinema contiguo al documentarismo, capace di praticare un vitale contatto con la più stringente e drammatica realtà del paese. Le opere successive, con qualche curiosa eccezione, come una decorativa versione cinematografica della Carmen (1984) di Bizet e la deludente traduzione da Marquez Cronaca di una Morte annunciata (1987), si mantengono fedeli ai presupposti ideologici ed estetici delle sue prime pellicole, senza averne però lo stesso pronunciato carattere di novità ed efficacia e accusando forse qualche schematismo di troppo. Se film come Il caso Mattei (1972) e Lucky Luciano (1974) sembrano contraddire in parte questa tendenza involutiva, titoli più recenti, come Dimenticare Palermo (1990) e La tregua (1996), invece, la confermano.
La sfida 1957
I magliari 1959
Salvatore Giuliano 1961
Le mani sulla città 1963
Il momento della verità 1964
C’era una volta 1967
Uomini contro 1970
Il caso Mattei 1972
Lucky Luciano 1974
Cadaveri eccellenti 1976
Cristo si è fermato ad Eboli 1979
Tre fratelli 1981
Carmen 1984
Cronaca di una morte annunciata 1987
Dimenticare Palermo 1990
La tregua 1996 (*Filmografia completa)