Tobruk

TITOLO ORIGINALE

Idem

REGIA

Arthur Hiller

SOGGETTO E SCENEGGIATURA

Leo V. Gordon

FOTOGRAFIA

Russell Harlan (colori)

MUSICA

Bronislaw Kaper

MONTAGGIO

Robert C. Jones

INTERPRETI

Rock Hudson, Nigel Green, George Peppard

PRODUZIONE

Gibralter

DURATA

107'

ORIGINE

USA, 1967

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Biennio-Triennio

PERCORSI

Seconda Guerra Mondiale

Novecento/Cinema e Storia

 

TRAMA

Africa settentrionale, 1943. Una spedizione britannica capeggiata dal colonnello Harcher e guidata tra le insidie del deserto dall'esperto maggiore Craig si camuffa da colonna motorizzata tedesca con prigionieri inglesi grazie all'apporto di un gruppo di ebrei d'origine germanica. L'obiettivo è Tobruk, in territorio libico controllato dall'Asse, dove i tedeschi hanno concentrato dei depositi di carburante, che il colonnello Harcher intende distruggere. Dopo un lungo attraversamento del deserto, nel corso del quale la colonna si imbatte in ogni genere di pericoli, i falsi tedeschi arrivano a Tobruk, dove si scatena uno scontro sanguinoso con i nemici.

 

TRACCIA TEMATICA

Tobruk propone uno dei luoghi più frequentati dal Cinema bellico: l'impresa disperata portata avanti da un manipolo di uomini. La dimensione epico-avventurosa finisce così per prevalere su quella storica, che diventa un puro pretesto per imbastire avvincenti sequenze d'azione. In questo contesto l'inserimento della tematica della persecuzione antisemita sembra assolvere al compito di un richiamo doveroso ai giusti valori per i quali i protagonisti combattono per poi rimanere un corpo estraneo nel tessuto narrativo di un film che si muove in altra direzione.

La riflessione sul rapporto tra il rifiuto dell'azione temeraria e ad alto tasso di rischio e lo slancio eroico al sacrificio (che si sintetizza nel personaggio del maggiore Craig) rimane tutto in superficie, appena abbozzato, senza dotarsi della spinta necessaria per diventare tematica viva del film.

A vent'anni e più dalla fine della guerra il Cinema si sentiva ormai padrone di riandare al conflitto mondiale quasi del tutto svincolato dalla necessità di insistere più di tanto sulla contrapposizione ideologico-etica tra nazismo e libertà, per spremere il massimo dalle opportunità spettacolari del genere bellico.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Tipica produzione spettacolare hollywoodiana, Tobruk offre il meglio nelle scene di battaglia, ricostruite con grandiosa spettacolarità e ingente impiego di mezzi. Il paesaggio del deserto viene poi sfruttato nella sua valenza scenografica di esotica suggestione, mettendo in campo le convenzioni consolidate, come i campi lunghi, le carrellate aeree e gli orizzonti fiammeggianti al tramonto, e di discreta resa appaiono anche alcune sequenze di tesa suspense (come la ricerca delle mine da parte di Craig).

Assai meno convincenti, invece, la delineazione dei personaggi, le cui psicologie sono descritte in modo approssimativo, e i conflitti interpersonali, che non sempre riescono a trovare una solida motivazione narrativa (troppo scontato e fiacco il contrasto fra la rigida determinazione britannica del colonnello Hacher e il distaccato scetticismo del quasi americano Craig).

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia                        A) La Seconda Guerra Mondiale.

                                  B) La Battaglia del deserto.

Geografia                 Il deserto del Sahara e Tobruk.