Oltre Rangoon

TITOLO ORIGINALE

Beyond Rangoon

REGIA

John Boorman

SOGGETTO

John Boorman, Alex Lasker, Bill Rubenstein

FOTOGRAFIA

John Seale (colori)

MUSICA

Hans Zimmer

MONTAGGIO

Ron Davis

INTERPRETI

Patricia Arquette, Frances McDormand

PRODUZIONE

Barry Spikings, Eric Pleskow, John Boorman

DURATA

97’

ORIGINE

USA, 1995

REPERIBILITA'

Homevideo/Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Triennio

PERCORSI

Colonialismo, decolonizzazione, Terzo Mondo, problemi del sottosviluppo

Novecento/Cinema e Storia

 

TRAMA

La dottoressa Laura Bowman è reduce da una tremenda esperienza: il marito e il figlio sono stati uccisi da un rapinatore. Nel 1988 la sorella Andy la convince a fare un viaggio turistico in Birmania. Qui Laura assiste ad una manifestazione popolare contro il regime militare al potere nel paese asiatico. I dimostranti sono guidati dalla coraggiosa leader dell’opposizione Aung San Suu Kyi, che sfida inerme i soldati schierati contro il corteo. Il giorno dopo fa la conoscenza di U Aung Ko, un anziano birmano, che lavora come conducente di taxi per sbarcare il lunario. Insieme a lui compie un lungo giro del paese, scoprendo che il suo accompagnatore è un docente universitario allontanato dall’insegnamento in quanto oppositore del regime. Laura entra in contatto con i suoi exalunni che si oppongono ai militari, fra i quali spicca la figura di Sein Htoo e quando questo viene ucciso da un soldato e il professore U Aung Ko rimane ferito, si prodiga per trarre in salvo quest’ultimo ,affrontando ogni genere di pericoli. Una volta giunta a Rangoon, trova rifugio con il professore U Aung Ko su un camion, con il quale prosegue sino ai confini della Thailandia, dove riesce a fuggire con il suo amico ed altri profughi.

 

TRACCIA TEMATICA

Ispirato ad una storia realmente accaduta, Oltre Rangoon vuole essere una denuncia del regime militare birmano, attraverso la vicenda personale di una turista americana. Le vicissitudini personali della dottoressa Bowman ci introducono nella drammatica realtà di un paese martoriato, oppresso da una feroce dittatura e dove sono negati i più elementari diritti umani.

Laura è protagonista di un percorso iniziatico (rappresentato, secondo uno schema narrativo classico, dall’esperienza del viaggio), inaugurato con la visione del futuro premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi (che il regista ci descrive come una specie di apparizione magica e rivelatrice, vero momento di svolta nell’esistenza della dottoressa) e concluso con la diretta partecipazione agli eventi dalla parte degli oppositori al regime e la decisione di rimanere in Thailandia per lavorare in un ospedale da campo che assiste i reduci dalla Birmania. La dottoressa americana supera il trauma per la morte dei suoi cari rifiutando il ruolo di turista (quindi di passiva osservatrice della realtà) per calarsi completamente in un’assunzione di responsabilità che le restituisce interesse per la vita e una forte motivazione a riprendere il proprio lavoro di medico al servizio degli altri. Il sentimento di solidarietà e condivisione nei confronti dello sventurato popolo birmano determina una specie di rigenerazione della protagonista, che matura il senso della necessità morale di lottare (e rischiare) in prima persona contro l’oppressione e l’ingiustizia.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Boorman dirige il suo primo film direttamente politico, ricorrendo ad uno dei luoghi comuni più sfruttati da questo tipo di genere: il cittadino americano o di cultura anglosassone inconsapevole che in viaggio in un paese del Terzo Mondo scopre la violenza e le atrocità di un regime liberticida e ne esce profondamente trasformato (film come Missing, Salvador, Un anno vissuto pericolosamente seguono questo schema).

Sotto questo punto di vista Oltre Rangoon, pur essendo una pellicola dignitosa e meritoria per l’impegno civile e democratico (pochi conoscono la situazione interna della Birmania e la figura eroica del premio Nobel Aung San Suu Kyi), ripropone senza originalità uno schema narrativo piuttosto abusato e scontato e lo fa con meno vigore e tensione rispetto ai più illustri precedenti citati. Ciò non impedisce ,tuttavia, a Boorman di inserire nel film alcuni temi e suggestioni tipiche del suo Cinema, come il motivo dell’incontro fra civiltà diverse e l’elemento acquoreo (visto come entità primordiale in grado di assicurare all’uomo protezione e rifugio). Certamente di grande intensità emotiva la sequenza della manifestazione notturna nelle vie della capitale rivissuta attraverso la visionarietà allucinata della protagonista, a dimostrazione che il film offre il meglio di sé più nel creare atmosfere alterate ed estreme che non sul piano del rispecchiamento realista.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia          a) La Birmania: dal colonialismo alla dittatura militare.

                    b) La figura di Aung San Suu Kyi

Geografia     La Birmania.