Havana

TITOLO ORIGINALE

Idem

REGIA

Sydney Pollack

SOGGETTO

Judith Roscoe

SCENEGGIATURA

Judith Roscoe, David Rayfiel

FOTOGRAFIA

Owen Roizman (colori)

MONTAGGIO

Fredric Steinkamp

INTERPRETI

Robert Redford, Lena Olin, Alan Arkin, Tomas Milian

PRODUZIONE

Mirage

DURATA

140’

ORIGINE

Stati Uniti, 1990

REPERIBILITA'

Homevideo-Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Classe quinta

PERCORSI

Colonialismo, decolonizzazione, Terzo Mondo, problemi del sottosviluppo

Novecento/Cinema e storia

  

TRAMA

 Cuba, 1958. Jack Weil, giocatore d’azzardo professionista, arriva a L’Avana proprio mentre il regime dittatoriale di Batista è alla fine e la rivoluzione di Fidel Castro sta per trionfare. Durante il suo soggiorno si innamora di Roberta, che  insieme al marito sostiene la rivoluzione castrista. Per amore della donna Jack si fa coinvolgere dagli eventi, rischiando la vita pur di salvare il marito di Roberta.

 

TRACCIA TEMATICA

 Il film ripropone il tema centrale del cinema di Pollack, vale a dire l’innamoramento (con inevitabile esito infelice) tra due persone molto diverse. Jack, spregiudicato giocatore di poker, ha veramente poco da condividere con Roberta, impegnata politicamente in una rivoluzione. L’incontro con la donna mette in crisi gli schemi esistenziali di Jack, costringendolo a misurarsi con una dimensione a lui estranea, quella del sacrificio in nome di una causa che trascende il suo interesse immediato, e mettendolo di fronte ad un imperativo morale che lo interroga nel profondo.  Jack è ormai troppo vecchio e ha troppo successo nel suo campo per cambiare vita, ma la sconvolgente esperienza sentimentale e politica cui partecipa lo segnano indelebilmente, consegnandogli un malinconico senso di rimpianto e nostalgia per quel breve, ma intenso, momento della sua vita.  

Sullo sfondo si staglia la ricostruzione della fine del regime di Batista, visto dalla parte dei ricchi turisti americani che avevano trasformato l’isola caraibica in una specie di grande bisca e dei corrotti funzionari della dittatura. Nel film è evidente la condanna di una multiforme fauna umana, moralmente esecrabile, compartecipe di un sistema di dominio semicoloniale e sanguinario

 

VALUTAZIONE CRITICA

 Regista dallo stile classico, Pollack ha voluto ambientare il suo film proprio in quegli anni Cinquanta che segnano il limite estremo della grande stagione d’oro del cinema hollywoodiano. Della lezione della tradizione Pollack propone il gusto per la grande narrazione, distesa e ben scandita nella sua evoluzione, la ricca articolazione della trama, l’uso di grandi attori, i dissidi sentimentali e morali che tormentano i personaggi, la scrupolosa ricostruzione d’ambiente, l’impostazione letteraria dei dialoghi, l’accuratezza della resa fotografica.

Tra le sequenze migliori ricordiamo quella iniziale (sui titoli di testa), quella di massa che ritrae la fuga della folla dal casinò e quella conclusiva (di delicata inflessione crepuscolare) con Jack che scruta al tramonto il mare che lo separa da Cuba.   

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

 Storia                                                         a) Storia di Cuba               

                                                                     b) La rivoluzione castrista

                                                                     c) Cuba oggi

Geografia                                                      Cuba e i Caraibi