Milk

TITOLO ORIGINALE

Idem

REGIA

Gus Van Sant

SOGGETTO E SCENEGGIATURA

Dustin Kance Black

FOTOGRAFIA

Harris Savides (colori)

MONTAGGIO

Elliot Graham

MUSICA

Danny Elfman

INTERPRETI

Sean Penn, Emile Hirsch, Josh Brolin, James Franco

PRODUZIONE

Bruce Cohen, Dan Jinks, Michael London per Groudswell Productions/Jinks-Cohen Company/Session Paryroll Management

DURATA

128’

ORIGINE

Stati Uniti, 2008

REPERIBILITA'

Homevideo-Cineteca Pacioli

INDICAZIONE

Classe quinta

PERCORSI

La diversità omosessuale

Omosessualità/Diversità/Individuo e Società

 

TRAMA

Il film racconta la storia vera dell’omosessuale Harvey Milk e della sua lotta negli anni Settanta per farsi eleggere alla carica di consigliere comunale a S. Francisco, primo caso nella storia statunitense di un uomo politico eletto in quanto dichiaratamente omosessuale.

 

TRACCIA TEMATICA

Negli USA Milk è un vero proprio mito omosessuale. Egli rappresenta una svolta epocale nella storia dell’omosessualità, essendo stato il primo uomo politico negli States (ma probabilmente in tutto il mondo) ad uscire allo scoperto in quanto gay per finalizzare la sua presenza nelle istituzioni alla difesa dei diritti civili della minoranza sessuale cui apparteneva. Il suo impegno politico va inserito nel contesto di una nazione dominata da una cultura puritana e omofobica che imponeva una legislazione vergognosamente discriminatoria nei confronti degli omosessuali.

Nonostante l’ostilità dell’ America bigotta e benpensante, nel suo trasferirsi da New York (dove viveva la propria condizione clandestinamente) a S.Francisco Milk ripercorre il tragitto dei pionieri della frontiera dell’Ottocento finendo così per incarnare quell’ansia di libertà e rinnovamento che costituisce l’essenza più profonda del cosiddetto “sogno americano”. Come un eroe del west (paradossalmente figura machista per eccellenza) Milk irrompe in una realtà dominata dalla violenza e dalla intolleranza per imporre la legge della democrazia e del riconoscimento delle minoranze.    

 

VALUTAZIONE CRITICA

Van Sant isola da subito il protagonista del suo film, collocandolo in una cucina semibuia dove inizia a raccontarci la sua storia, come presago dell’imminente destino di morte, riproponendo così il tema tipico del suo cinema dell’abbinamento solitudine-morte. E Milk , per quanto circondato da molti seguaci, sembra innalzarsi di molto al di sopra di tutti per la sua forte personalità.

La regia conferisce al film un andamento incalzante tramite un montaggio nervoso e serrato, inframmezzato da parecchi spezzoni documentaristici che aiutano a calare lo spettatore nel contesto storico-politico in cui si inseriscono le vicende narrate. Anche la scelta fotografica (in più sequenze è stata usata una cinepresa in super8 di piccole dimensioni) tende a conferire alle immagini una tonalità documentaristica, comunicando un senso di instabilità e improvvisazione.

Di grande livello l’interpretazione di Sean Penn (Premio Oscar 2009 come miglior attore) che si cala con mirabile mimetismo in un ruolo difficile e impegnativo.    

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia                                                a)  La lotta del movimento omosessuale negli USA

                                                         b) Gli anni Settanta negli USA