TITOLO ORIGINALE |
Idem |
REGIA |
|
SOGGETTO E SCENEGGIATURA | Nicholas St. John |
FOTOGRAFIA |
Bojan Bazelli (colori) |
MUSICA |
Joe Delia |
INTERPRETI |
Sari Chang, Richard Panebianco, James Russo, David Caruso |
PRODUZIONE |
A Vestron Pictures in Association With Great American Films Limited Partnership |
DURATA |
90 |
ORIGINE |
Stati Uniti, 1987 |
REPEREBILITA |
Homevideo/Cineteca Pacioli |
INDICAZIONE |
Biennio-Triennio |
PERCORSI |
Mélo Lamore/La condizione adolescenziale e giovanile/Uomo e Società I vicini di casa Problemi dell'immigrazione e della multietnicità/Razzismo, intolleranza, immigrazione, società multietnica/Uomo e Società |
TRAMA
A New York il quartiere cinese e quello italiano confinano. Tra le due comunità esiste unaperta ostilità e i contatti sono limitati il più possibile. In questo clima di aperta conflittualità, che a stento i grandi boss delle due etnie cercano di frenare e controllare, sboccia lamore fra la cinese Tye e litaliano Tony. La relazione è contrastata dalle rispettive famiglie, rigidamente legate ad unarcaica mentalità che respinge ogni contaminazione con etnie differenti. Il crescendo di violenza e uccisioni che segna i rapporti tra le mafie dei rispettivi quartieri non scoraggia i due giovani dal frequentarsi, sino al tragico epilogo.
TRACCIA TEMATICA
China Girl ripropone lormai classica vicenda di due innamorati, che, appartenendo a famiglie ostili, vedono il loro rapporto contrastato (è lo schema di Romeo e Giulietta di Sheakespeare). E, insomma, limmortale connubio amore-morte rivisitato alla luce dei conflitti etnici che affliggono le moderne metropoli multirazziali.
Se è vero che il razzismo nasce da un senso di rancore e ostilità che si rivolge verso un bersaglio sbagliato, allora Yung e suo cugino, severi tutori della giovane Tye, sfogano contro gli italiani la rabbia per la posizione di predominio del loro padrino (fa bene a parlare, lui che è ricco, mentre noi mangiamo sempre riso, dice esasperato uno della banda cinese), e pure gli italiani cercano, aggrappandosi allidentità etnica, una rivalsa per la loro povertà e per vedersi sopravanzare numericamente dalla comunità cinese.
Ma China Girl vuole anche essere un film sulla difficoltà a sfuggire al proprio destino, a scegliere liberamente la propria strada (come vorrebbero fare Tye e Tony), ad affrancarsi dal peso della Storia e della tradizione.
VALUTAZIONE CRITICA
Già nella sequenza dapertura è inscritto il senso della storia cui stiamo per assistere: Alby, fratello di Tony, guarda dalla sua pizzeria con espressione contrariata lapertura di un ristorante cinese dove una volta sorgeva una panetteria italiana, alle sue spalle uno sfondo nero. Successivamente vediamo Tony sbucare dalloscurità della notte per entrare in una discoteca cinese, dove incontra Tye e se innamora a prima vista. La tragedia è già preannunciata in questo folgorante inizio dai fondali cupi e oppressivi. Il resto del film non fa che riproporre questa scelta di schiacciare e avvolgere i personaggi in soffocanti e claustrofobici ambienti tenebrosi e angusti, che incombono su di loro come un destino avverso. Anche gli esterni labirintici e bui del quartiere comunicano questo senso di soffocante imprigionamento che esclude ogni via di fuga.
Ferrara crea attraverso questa scenografia e illuminazione ai limiti dellespressionismo lo scenario ideale per calarvi la sua pessimistica concezione di un mondo dominato dalla pulsione al Male e dallistinto di morte, ben simboleggiati dalla statua della Madonna che cade in frantumi sullasfalto umido di Little Italy.
RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI
Geografia New York: una metropoli multietnica.