Il diavolo in corpo

TITOLO ORIGINALE Le diable au corps
REGIA Claude Autant Lara
SOGETTO Dal romanzo omonimo di Raymond Radiguet
SCENEGGIATURA Pierre Bost, Jean Auranche
FOTOGRAFIA Michel Kelber (bianconero)
MONTAGGIO Madeleine Gug
MUSICA René Cloérec
INTERPRETI Gèrard Philipe, Micheline Presle
PRODUZIONE Transcontinental/Universl Films
DURATA 110'
ORIGINE Francia, 1947
REPERIBILITA' Homevideo/Cineteca Pacioli
INDICAZIONE Triennio
PERCORSI

Mélo

L'amore/La condizione adolescenziale e giovanile/Uomo e Società

 

TRAMA

François, sedicenne studente di liceo in un paese della provincia francese, conosce fugacemente Marta, una donna che ha qualche anno più di lui e se ne innamora perdutamente. Siamo negli anni della prima guerra mondiale e Marta si sposa con il suo fidanzato, che subito dopo deve partire per il fronte. Quando Marta in qualità di crocerossina va a svolgere il suo servizio presso il liceo di François, questi la rincontra e comincia a corteggiarla. Tra i due inizia una relazione sempre più appassionata e coinvolgente, lontano com'è dai fragori della guerra. Ma la guerra c'è e sta per finire, riportando a casa il marito di Marta in tempo per vedere la moglie morire nel partorire il figlio di François.

 

TRACCIA TEMATICA

Tipica storia romantica di amore e morte, Il diavolo in corpo esplora le fasi di sviluppo e i momenti culminanti di un rapporto anomalo, non solo in quanto adulterino, ma soprattutto perché vissuto con totale adesione da un adolescente alla sua prima esperienza amorosa e da una donna di lui maggiore d'età.

Lo scandalo che il film suscitò (rimase proibito in Francia per parecchi anni e in Italia uscì in versione accorciata di 15' per imposizione della censura) non va però soltanto collegato con questa dimensione doppiamente peccaminosa, in base ai canoni del moralismo borghese, del rapporto tra François e Marta, ma va messo soprattutto in relazione con l'antimilitarismo che pervade l'opera e che ne determinò la condanna. Mentre la Francia conduce il suo grande sforzo bellico, c'è una debole traccia nel film del fronte interno, i due innamorati pensano solo a vivere la loro avventura sentimentale tenendo lontano il più possibile gli echi della guerra e sperando nell'intimo che questa non termini mai, perché ciò significherebbe il ritorno del marito. Il giorno della vittoria nel novembre del 1918 coincide per François con la morte di Marta e quindi con il giorno più triste della sua vita.

Per il tronfio e permaloso nazionalismo francese dell'epoca era veramente troppo.

 

VALUTAZIONE CRITICA

Il diavolo in corpo è un film che denuncia dalla prima all'ultima sequenza l'appartenenza a quella scuola cinematografica francese degli anni trenta-quaranta, caratterizzata da grande professionismo, da un tradizionale collegamento con la letteratura e da un gusto raffinato sul piano formale. Si tratta di quel Cinema che i giovani della Nouvelle Vague definiranno il Cinema di papà, condannandone l'accademismo e la progressiva fossilizzazione in formule ripetitive.

E' comunque indubbio, al di là del ribellismo delle giovani generazioni di registi, che il film di Autant Lara, per quanto non sia invecchiato benissimo, conserva ancora un indiscutibile fascino evocativo, ricostruendo con maestria atmosfere degli anni dieci e comunicando con morbide dissolvenze incrociate il senso di mesta elegia sull'amore perduto che forse, più del tanto scandaloso antimilitarismo, costituisce l'ispirazione più autentica del film.

 

RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI

Storia    La Francia nella prima guerra mondiale.

Lingua francese   Confronto fra il film e il romanzo omonimo cui è ispirato.