Widerberg Bo

Svezia (1930-1997)

Si accosta al Cinema negli anni Cinquanta scrivendo recensioni per il giornale Expressen. Nel 1963 esordisce alla regia con La carrozzina, una riflessione sulla repressione presente nella società. A differenza del maestro indiscusso del Cinema svedese, l’introspettivo ed enigmatico Ingmar Bergman, Widerberg propone un Cinema che si cala nella storia del suo paese e ne affronta i problemi, denunciandone le arretratezze e le storture, come il suo primo film di grande successo Elvira Madigan (1967), storia di un amore impossibile a causa del puritanesimo di fine Ottocento. Dalla stessa ispirazione fortemente impegnata sul piano politico-sociale nasce quello che resta il suo film giustamente più famoso, Joe Hill (1970), biografia del sindacalista svedese immigrato negli Stati Uniti, Joel Hogglund, condannato a morte senza prove negli anni Dieci. L’anno prima aveva girato Adalen 31, rievocazione di un episodio di lotta di classe nella Svezia degli anni Trenta. Per quanto distante dalla grande arte del mostro sacro Bergman, Widerberg si è comunque ritagliato uno spazio significativo nella storia del Cinema svedese, riuscendo pure ad imporsi sullo scenario internazionale, con un Cinema aderente alla realtà e alle problematiche collettive, ma sempre attento alla dimensione umana e sentimentale e non privo di pregi stilistici e formali.   

 

La carrozzina 1963

Quartiere del corvo 1964

Amore ’65 1965

Ciao Roland! 1966

Elvira Madigan 1967

Adalen 31

Fimpen il goleador 1974

Joe Hill 1970

L’uomo sul tetto 1976