Bergman Ingmar

Svezia (1918)

Figlio di un pastore protestante, studia storia e letteratura all’Università di Stoccolma e diventa aiuto-regista al Teatro Reale dell’Opera, dedicandosi per anni alla regia teatrale. Nel 1945 dirige il suo primo film Crisis. Il primo successo l’ottiene con Estate d’amore, presentato alla Mostra di Venezia nel 1950, ma l’opera che gli garantisce la notorietà internazionale è Sorrisi di una notte d’estate (1955). I successivi Il settimo sigillo (1956) e Il posto delle fragole (1957) sono tra i suoi capolavori. In questi film si precisa in modo quasi definitivo l’orientamento di Bergman verso un Cinema di intensa e dolorosa riflessione filosofico-esistenziale sul senso della vita, sulla condanna dell’uomo alla solitudine e all’infelicità e sull’angosciosa ricerca di Dio, mentre dal punto di vista stilistico emergono alcuni costanti, quali la creazione di atmosfere ai limiti del surrealismo, il prevalere dell’elemento dialogico (aspetto, questo, di chiara derivazione teatrale), l’assenza di colonna sonora musicale, il rigore formale, la presenza di una vena ironico-grottesca che spesso alleggerisce l’insostenibile tensione psicologica dei suoi film. Negli anni Sessanta l’attenzione del regista si concentra in modo particolare sull’universo femminile e sui problemi della fede religiosa, della crisi d’identità e dell’incomunicabilità tra esseri umani. Esemplare in questo senso la trilogia composta da Come in uno specchio (1961), Luci d’inverno (1962) e Il silenzio (1963). Nel 1972 ottiene un grande successo internazionale con Sussurri e grida, dove affronta i temi della malattia, della morte e dell’amore fra sorelle. Nel 1974 realizza per la televisione svedese Scene da un matrimonio (esiste anche una versione ridotta per le sale cinematografiche), un’analisi impietosa delle dinamiche di attrazione e repulsione all’interno della coppia borghese. Dopo aver lasciato la sua Svezia (all’abbandono della sua patria non sono estranee ragioni di natura fiscale), vive per qualche anno all’estero. Nel 1977 s’avventura in una grande produzione affrontando un genere, quello storico-politico, a lui poco congeniale con L’uovo del serpente, sulla genesi del Nazismo nella Germania degli anni Venti. Considerato quasi unanimemente una battuta d’arresto nella carriera del regista, testimonia pur sempre della volontà di Bergman di volersi misurare anche in un ambito distante dalle sue consuete tematiche (ma anche qualche anno prima, nel 1973, aveva girato una splendida versione cinematografica dell’opera lirica mozartiano Il flauto magico). Tornato in patria, nel 1983 dirige il film più costoso e più lungo della sua carriera Fanny e Alexander, una saga familiare di inizio Novecento, non priva di risvolti autobiografici, piena di colori caldi e morbidi e calata in un clima spesso festoso (e quindi lontana dal cupo bianconero e dalle atmosfere inquietanti dei film dell’esordio).  Il regista dichiara che questa sarà la sua ultima opera cinematografica e negli anni successivi manterrà la promessa, anche se continuerà a realizzare film per la televisione. Bergman è stato uno dei maggiori e più celebrati registi della storia del Cinema (certamente devono a lui qualcosa grandi maestri quali Antonioni, Wenders e Allen). Nel suo Cinema ha affrontato, con un’asciuttezza ed essenzialità linguistica rare e con una straordinaria capacità di penetrazione psicologica, i temi cruciali dell’esistenza senza mai arrivare a dare risposte esaustive, ma ponendo al centro della propria opera tutta la drammaticità di una condizione umana alle prese con drammatiche domande destinate a rimanere tali.  

 

Crisis 1945

Piove sul nostro amore 1946

La terra del desiderio 1947

Sete 1949

Un’estate d’amore 1950

Monica e il desiderio 1952

Donne in attesa 1953

Una vampata d’amore 1953

Una lezione d’amore 1954

Sogni di donna 1955

Sorrisi di una notte d’estate 1955

Il settimo sigillo 1956

Il posto delle fragole 1957

Il volto 1958

La fontana delle vergini 1959

L’occhio del diavolo 1960

Come in uno specchio 1961

Luci d’inverno 1962

A proposito di tutte queste signore 1963

Il silenzio 1963

Persona 1966

La vergogna 1968

L’ora del lupo 1968

L’adultera 1971

Sussurri e grida 1972

Il flauto magico 1973

Scene da un matrimonio 1974

L'immagine allo specchio 1975

L’uovo del serpente 1977

Sinfonia d’autunno 1978

Un mondo di marionette 1980

Fanny e Alexander 1983